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La Germania consegna 120 carri armati Leopard 2 alla Polonia per rafforzare il fronte est della Nato

AC | solidarite-internationale-pcf.over-blog.net
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

27/06/2014

La notizia sembra assurda, ma è molto grave e sottolinea le crescenti tensioni ad Est: La Germania ha consegnato 120 dei suoi migliori carri al suo alleato polacco per contrastare l'avversario russo, in un contesto di crisi in Ucraina.

Carri armati tedeschi attraversano il confine polacco: anche se l'attraversamento avviene in treno, la notizia fa rabbrividire all'interno dell'opposizione ultra-nazionalista guidata da Kaszcynski.
Tuttavia, il governo polacco Tusk ha difeso strenuamente l'acquisizione: "In caso di conflitto, dovremo rivolgerci a Berlino," e Berlino ha risposto che avranno bisogno della Polonia "in caso di guerra nell'Europa orientale." Il "tono" è impostato, l'asse Berlino-Varsavia prepara il confronto con la Russia.

Un "regalo" tedesco per rafforzare il fronte orientale contro la Russia

In questa lotta comune, è la Polonia, ad essere in prima linea, in prossimità dell'enclave di Kaliningrad e della Bielorussia. Sarà necessario il meglio dell'industria bellica tedesca: il Leopard 2 consegnato in 120 esemplari.

Il contratto è stato firmato sei mesi fa, nel novembre 2013... Nello stesso periodo in cui l'allora presidente ucraino Yanukovich faceva marcia indietro e rifiutava di firmare l'accordo di associazione con l'Unione europea. Coincidenze inquietanti.
Da contratto, i carri sono stati venduti per circa 1 milione di euro l'uno, lontano dal prezzo stimato in 3 milioni di euro. Secondo il quotidiano polacco Politika, alcuni paesi sarebbero disposti a offrire molto di più, ma la Germania ha fatto una scelta geopolitica consapevole, anche a costo di perdere denaro nella transazione.

Già nel 2001 già, la Polonia aveva ricevuto in regalo 120 vecchi Leopard di prima generazione per la somma simbolica di 1 milione di euro.
Si conferma - con la consegna di questi carri costruiti nella RFT per combattere il nemico sovietico - il forte asse, volto a strutturare il fronte europeo della NATO, in caso di conflitto con la Russia.

Il Leopard 2 è considerato come uno dei migliori carri armati al mondo, il carro più esportato tra i modelli europei (in quasi 20 paesi). Gli equipaggi polacchi, che hanno conosciuto il T-72 sovietico, ora vantano la sua manovrabilità.
Godendo di uno scudo e  di armi di ultima generazione, si dice che sia superiore ai modelli russi ereditati dall'era sovietica, T-72 o T-80.

Riarmo polacco per l'"alleato strategico" degli Stati Uniti

Per l'esercito polacco, questa acquisizione fa parte di un riarmo generale: a breve, la Polonia vuole sviluppare propri carri armati come ha fatto con il mezzo di trasporto blindato "Rosomak", originariamente un modello finlandese, già in uso in Afghanistan e Ciad.

La Polonia vuole sostituire il suo armamento di origine sovietica (T-72 e BMP), derivante dal Patto di Varsavia con materiali conformi agli standard della NATO.
Essa prevede inoltre di diversificare le proprie forze armate, compreso l'acquisto di sottomarini per contrastare la marina russa nel Baltico.

Allo stesso tempo, l'integrazione della Polonia nel sistema di difesa antimissile americano rivela chiaramente il ruolo di "alleato strategico " degli Stati Uniti, per citare Obama durante la sua visita a Varsavia nel giugno 2013, pilastro della NATO sul fronte orientale.

... e svolta militarista per la Germania presente su tutti i fronti

(Ucraina, Mali, Centrafrica)

Dalla parte tedesca, questa "vendita" è compresa nella svolta militarista evidenziata da un anno, se seguiamo il discorso del presidente Gauck e dei ministri degli Esteri Westerwelle e Steienmeier.
Discorsi tutti incentrati sulla necessità per la Germania di svolgere un ruolo più importante nel mondo, un ruolo di leader in Europa, e di intervenire sistematicamente nelle aree di conflitto.

Una nuova "Weltpolitik" (politica mondiale) basata sulla rimozione del tabù della ricostruzione della potenza militare e del nazionalismo tedesco.

Una politica che non è tardata a concretizzarsi. E' noto che le azioni dell'opposizione ucraina erano alimentate dalle ambasciate polacche in prima linea e tedesche, più defilate.

Oltre all'Ucraina, la Germania ha deciso lo scorso anno di partecipare, è una novità, a interventi in Africa. Truppe tedesche sono presenti al fianco di quelle francesi in Mali da un anno, in Centrafrica da qualche settimana.

Cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, nel momento in cui il militarismo tedesco rinasce dalle proprie ceneri, occorre guardare indietro nella storia: la crisi del capitalismo, le rivalità imperialiste, la corsa agli armamenti, le crescenti tensioni, tutti elementi che hanno portano alla carneficina del popolo.

Il grido "Nie wieder Krieg", mai più guerra, risuona ancora in Francia, in Germania come sul Fronte orientale!


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