da Il
Manifesto", 9 giugno 2006
Base di Vicenza: «Rimodulazione» delle forze Usa
Manlio Dinucci
Nell'annunciare il nullaosta del governo a una nuova base Usa nell'aeroporto
Dal Molin di Vicenza, il vicepremier Rutelli ha spiegato che tale area serve
alla «rimodulazione della 173a Airborne Brigade», che potrà così avere
«un'idonea sistemazione logistica nella sua nuova configurazione». Non ha però
spiegato in che cosa consista questa «rimodulazione». Eppure si tratta di una
storia emblematica.
La 173a brigata aviotrasportata non nasce a Vicenza ma nella lontana Okinawa
nel marzo 1963, quando gli Usa iniziano l'escalation in Vietnam. E' la prima
unità dell'esercito a esservi inviata nel maggio 1965. Qui rimane per oltre sei
anni, partecipando a 14 campagne. Le azioni in cui si distingue sono le
incursioni con gli elicotteri, tipo quella resa famosa dal film Apocalypse Now.
Nel gennaio 1972 la brigata viene trasferita negli Usa e disattivata. Risuscita
quasi trent'anni dopo quando, finita la guerra fredda, gli Usa hanno già
combattuto due guerre (Iraq e Jugoslavia): nel giugno 2000 la brigata di
fanteria della Setaf (Forza tattica nel Sud Europa) viene «ridisegnata» quale
173a brigata aviotrasportata, «raccogliendo l'orgogliosa eredità di questa
storica unità».
La nuova 173a brigata, acquartierata nella caserma Ederle di Vicenza, se ne
dimostra degna. Nel marzo 2003, dopo che la Turchia ha negato l'uso del proprio
territorio, la brigata viene proiettata da Vicenza nell'Iraq del nord, dove
apre un nuovo fronte dell'operazione «Iraqi Freedom». Poi, nel marzo 2005, da
Vicenza viene inviata a combattere in Afghanistan. Poiché le guerre in Iraq e
Afghanistan continuano, la 173a brigata deve ora essere potenziata.
A questo punto è necessario ripercorrere le fasi di un'altra «rimodulazione»,
quella della Setaf da cui dipende la 173a brigata. La Forza tattica
statunitense del Sud Europa nasce nel 1955: il suo primo quartier generale
viene posto a Camp Darby (il cui uso è stato concesso agli Usa nel 1951),
mentre la maggioranza delle truppe è acquartierata a Vicenza. Qui, nel 1965,
viene trasferito il Comando Setaf. Con la fine della guerra fredda questo
comando, considerato logistico fino al 1992, viene trasformato prima in
«comando d'appoggio», quindi in «comando di teatro» responsabile «del
ricevimento, della preparazione al combattimento e del movimento avanzato delle
forze che entrano nella regione meridionale per una guerra».
La Setaf dispone a tale scopo del 14o battaglione di trasporto, che rifornisce
le forze arrivate da basi esterne con il materiale bellico tenuto a Camp Darby
e in altri depositi. Dispone allo stesso tempo della 173a brigata e altre
unità, che vengono proiettate direttamente nei teatri bellici. Grazie ad esse
la Setaf ha svolto un ruolo di primaria importanza nella guerra contro la
Jugoslavia, in quelle contro l'Iraq e in altre operazioni, anche in Africa. La
Setaf dipende infatti dall'Eucom (Comando europeo degli Usa), la cui area di
responsabilità comprende l'intera Europa, gran parte dell'Africa e alcune zone
del Medio Oriente: 91 paesi.
Ora l'area di operazioni della Setaf si è estesa all'Afghanistan: ha infatti
dislocato propri soldati sulle «impervie montagne di Bagram», dove sono
«impiegati nella guerra globale al terrorismo». Tra queste forze vi è la 173a
brigata, l'unica unità aviotrasportata a diretta disposizione del Comando
europeo Usa. D'altronde, spiega la Setaf, la sua «missione» è quella di
«aggiungere personale per diventare una Divisione». Tra non molto, quindi, può
darsi che a Vicenza sia acquartierata non più una brigata ma una divisione
aviotrasportata, che avrà bisogno di ulteriori spazi. Necessari, dirà Rutelli,
per l'ulteriore rimodulazione delle forze statunitensi in Italia e,
contestualmente, della sovranità italiana.