www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 07-11-06

Ancora un’altra base militare U.S.A. a Vicenza, Italia
 
Coordinamento Comitati Cittadini
 
APPELLO
 
Nella città di Vicenza ci sono piani per costruire quindi un’altra base militare USA.
 
In opposizione a questi piani, i residenti della zona hanno formato 6 comitati e durante i 3 mesi passati hanno inviato petizioni al Governo italiano affinché negasse l’autorizzazione.
 
L’intero affare è stato condotto in un modo vergognoso. La faccenda, infatti, è stata avviata dal sindaco Hullweck di Vicenza e dall’assessore Cicero del Consiglio Comunale, in collaborazione con il precedente governo Berlusconi, senza mai informare i cittadini di Vicenza né, tantomeno, discutere in Consiglio Comunale (e il progetto deve ancora essere discusso!). Nel maggio del 2006 cominciarono a circolare le prime notizie sul progetto e così i cittadini interessati cominciarono ad agire.
 
I cittadini di Vicenza si stanno fortemente opponendo alla costruzione di una nuova base per i seguenti motivi:
 
1) Militarizzazione della città. A Vicenza ci sono già troppe basi e possibilità di alloggio per militari americani (Caserma Ederle, le basi di Longare e Tormeno, un villaggio residenziale e vari depositi e magazzini in tutta la città) per non parlare del quartier generale della Gendarmeria Europea . Tutto questo in una città di 110 mila abitanti. La costruzione di una nuova base trasformerà la città di Vicenza nella più estesa base USA in Europa. Tutto questo è in contrasto con quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa in cui la presenza militare statunitense si sta riducendo.
 
2) Protezione del territorio. L’area interessata alla costruzione della base è una vasta area verde completamente circondata dalla città. Alcune case saranno a non più di 30 metri dalla base! Attualmente l’area include un piccolo aeroporto civile, un’associazione di volo e l’unico campo da rugby della città.
 
3) Impatto urbano. Saranno costruiti approssimativamente in totale 600.000 metri cubi, equivalenti a 1900 appartamenti di 100 metri quadri ciascuno, che si aggiungeranno ad una città pesantemente sviluppata ed in deficit di zone verdi.
 
4) Impatto sociale. La nuova base darà alloggio ad ulteriori 2000 soldati con le loro rispettive famiglie a cui si aggiungeranno i dipendenti civili della base. Questo porterà ad un incremento di 15000 persone della popolazione della città!
 
5) Impatto economico. I contribuenti italiani coprono il 37% dei costi operativi delle basi militari statunitensi presenti in Italia, che ammontano a centinaia di milioni di Euro per anno. Un’altra base aggraverà questo aspetto.
 
6) Problemi di sicurezza. I soldati, di stanza nella nuova base, farebbero parte della 173a Airborne Brigade (alcuni dei quali sono già presenti nella Casema Ederle) che attualmente si trova in Germania. La 173a brigata è una cosiddetta forza di risposta rapida aereotrasportata. Furono i primi a essere paracadutati in Iraq all’inizio della guerra. La presenza di queste truppe in città creerà sicuramente problemi di sicurezza; sia perchè la città potrebbe diventare un obiettivo sensibile agli attacchi terroristici, ma anche perchè si creeranno problemi associati a questi soldati che rientrano dai fronti di guerra. Al riguardo la città di Vicenza ha già avuto esperienza di problemi di scontri e risse e anche di violenze che vedevano coinvolti militari statunitensi rientrati dall’Iraq. (vedere http://tinyurl.com/rd5us)
 
7) Impatto acustico e ambientale dovuto ai veicoli e velivoli militari usati nella base.
 
Noi crediamo che il futuro della nostra città (una delle più produttive in Italia) dovrebbe essere rivolto verso lo sviluppo dell’economia, dell’occupazione e della ricerca locali, non verso l’ulteriore militarizzazione.
 
Il governo Italiano deciderà alla fine di settembre.
 
Noi chiediamo che il governo si mantenga coerente con le idee illustrate nella sua piattaforma elettorale e abbia il coraggio di rispondere alla richiesta con un chiaro e decisivo NO.
 
La costruzione di una nuova base militare sarà una seria perdita per l’intera città e per l’Italia stessa.
 
Il Coordinamento Comitati Cittadini
 
Partecipa anche tu:
 
Scrivi al Ministro della Difesa esprimendo le tue considerazioni sulla base. La decisione sarà presa a fine settembre quindi spedisci il tuo messaggio velocemente. Invia il messaggio al Ministro Arturo Parisi: spi.ca@gabmin.difesa.it . Manda una copia del messaggio (in CCN o con n messaggio separato) all’organizzazione locale: c.bottene@alice.it