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Ipocrisia sui diritti umani: Quando gli Usa provano a criticare Cuba

Marjorie Cohn * | marjoriecohn.com resistir.info
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

18/03/2016

In occasione della storica visita del presidente Barack Obama a Cuba il 20 marzo, ci si può chiedere se possa far pressione su Cuba per migliorare i diritti umani. Ma un confronto tra la situazione dei diritti umani a Cuba con quella degli Stati Uniti mostra che gli Stati Uniti dovrebbero prendere lezioni da Cuba.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo contiene due diverse categorie di diritti umani: i diritti civili e politici da un lato e i diritti economici, sociali e culturali dall'altro.

I diritti civili e politici comprendono il diritto alla vita, alla libertà di espressione, alla libertà di religione, al giusto processo, all'autodeterminazione; inoltre proclamano il diritto a non subire tortura, trattamenti crudeli e detenzione arbitraria.

I diritti economici, sociali e culturali comprendono il diritto all'istruzione, alla sanità, alla sicurezza sociale, all'assicurazione contro la disoccupazione, al congedo di maternità retribuito, alla parità di retribuzione a parità di lavoro, alla riduzione della mortalità infantile; alla prevenzione, al trattamento e controllo delle malattie; al diritto di formare e aderire a un sindacato e il diritto di sciopero.

Questi diritti umani sono sanciti in due trattati [dell'ONU]: il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) e il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR). Gli Stati Uniti hanno ratificato l'ICCPR. Ma gli Stati Uniti rifiutano di ratificare l'ICESCR. Dall'amministrazione Reagan, la politica degli Stati Uniti ha definito i diritti umani solo come diritti civili e politici. I diritti economici, sociali e culturali sono liquidati come welfare sociale, o socialismo.

Il governo degli Stati Uniti critica i diritti civili e politici a Cuba trascurando la superiorità cubana alla possibilità di abitazione, all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alla garanzia del congedo di maternità retribuito e parità di condizioni retributive.

Intanto il governo degli Stati Uniti ha commesso gravi violazioni dei diritti umani sul suolo cubano: tra cui la tortura, il trattamento crudele e la detenzione arbitraria a Guantanamo. E dal 1960 gli Stati Uniti hanno esplicitamente interferito con i diritti economici di Cuba e il suo diritto all'autodeterminazione attraverso l'embargo economico.

L'embargo statunitense di Cuba, chiamato ora blocco, è stato avviato dal presidente Dwight D. Eisenhower durante la Guerra Fredda in risposta a una nota del 1960 scritta da un alto funzionario del Dipartimento di Stato. La nota proponeva "una linea di azione che consentisse maggiori possibilità nel negare denaro e forniture a Cuba, per diminuire i salari nominali e reali, per portare la fame, la disperazione e il rovesciamento del governo [Castro]".

Questo obiettivo non si è realizzato, ma il punitivo embargo ha reso la vita difficile a Cuba. Nonostante questo sforzo disumano, tuttavia, Cuba garantisce al suo popolo un insieme notevole di diritti umani.

Assistenza sanitaria

A differenza degli Stati Uniti, l'assistenza sanitaria è considerata un diritto a Cuba. L'assistenza sanitaria universale è gratuita per tutti. Cuba ha il più alto rapporto di medici per pazienti di tutto il mondo: 6,7 per 1.000 persone. Il tasso di mortalità infantile del 2014 è stato del 4,2 per 1.000 nati vivi, tra i più bassi al mondo.

La sanità a Cuba pone l'accento sulla prevenzione piuttosto che sull'esclusiva cura, questo in parte a causa del limitato accesso ai farmaci comportato dal blocco degli Stati Uniti. Nel 2014, il Lancet Journal ha detto: "Se i risultati di Cuba potessero essere riprodotti in una vasta gamma di paesi poveri e a medio reddito, la salute della popolazione mondiale sarebbe trasformata". Cuba ha sviluppato farmaci all'avanguardia per curare e prevenire il cancro ai polmoni, per prevenire le amputazioni ai diabetici: a causa del blocco, tuttavia, negli Stati Uniti non possiamo approfittarne.

Educazione

L'istruzione gratuita è un diritto universale compresa l'istruzione superiore. Cuba spende una quota maggiore del PIL per l'istruzione rispetto a qualsiasi altro paese del mondo. "Insegnanti mobili" raggiungono le case dei bambini che non sono in grado di raggiungere la scuola. Molte scuole forniscono doposcuola in aiuto ai genitori che lavorano e che non hanno una famiglia allargata. Non c'è numero chiuso a Cuba per diventare medico. Ci sono 22 scuole di medicina, contro le appena 3 nel 1959 prima della Rivoluzione cubana.

Elezioni

Le elezioni per il parlamento nazionale di Cuba (l'Assemblea nazionale) si svolgono ogni cinque anni e le elezioni per le assemblee amministrative ogni 2,5 anni. I delegati all'Assemblea Nazionale eleggono il Consiglio di Stato, che a sua volta nomina il Consiglio dei ministri nel cui seno viene eletto il Presidente.

A partire dal 2018 (la data delle prossime elezioni generali a Cuba), ci sarà un limite di non più di due mandati quinquennali per tutte le cariche elettive di alto livello, tra cui quella di presidente. Chiunque può essere nominato come candidato. Non è necessario essere un membro del partito comunista (PC). Non possono essere spesi denari per promuovere candidati politici e partiti (incluso il PC) nella campagna elettorale. Il personale militare non è in servizio nei seggi elettorali; i bambini delle scuole sorvegliano le urne.

I diritti del lavoro

La legge cubana garantisce il diritto di formare volontariamente sindacati e di aderirvi. I sindacati sono giuridicamente indipendenti e finanziariamente autonomi, indipendenti dal PC e dallo Stato, sostenuti dalle sottoscrizioni degli iscritti. I diritti dei lavoratori tutelati dai sindacati includono un contratto scritto, una settimana lavorativa di 40-44 ore, 30 giorni di ferie annuali retribuite nel settore statale.

I sindacati hanno il diritto di interrompere il lavoro che considerano pericoloso. Hanno il diritto di partecipare alla gestione aziendale, ricevere informazioni di gestione, disporre di uffici e materiali e agevolazioni di orario per i delegati. E' necessario l'accordo sindacale per i licenziamenti, i cambiamenti di orario di lavoro, gli straordinari e sulla relazione annuale sulla sicurezza. I sindacati hanno anche un ruolo politico a Cuba e hanno il diritto costituzionale di essere consultati sul diritto del lavoro. Essi hanno anche il diritto di proporre nuove leggi all'Assemblea nazionale.

Donne

Le donne costituiscono la maggioranza dei giudici cubani, degli avvocati e procuratori, degli scienziati, dei tecnici, degli operatori della sanità pubblica e dei professionisti. Cuba è al primo posto nell'indice della maternità di Save the Children tra paesi meno sviluppati. Con oltre il 48% di parlamentari donne, Cuba vanta il terzo posto del mondo per presenza femminile in parlamento. Le donne ricevono 9 mesi di piena retribuzione durante il congedo di maternità retribuito, seguito da 3 mesi al 75% del salario. Il governo garantisce l'aborto e la pianificazione familiare, attribuisce un grande valore all'assistenza pre-natale, e offre "maternity housing" alle donne prima del parto.

Aspettativa di vita

Nel 2013, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha censito a 80 anni l'aspettativa di vita per le donne a Cuba e 77 per gli uomini. La probabilità di morire tra i 15 e i 60 anni per 1.000 persone era di 115 casi per gli uomini e 73 per le donne.

Nello stesso periodo, l'aspettativa di vita per le donne negli Stati Uniti era di 81 anni per le donne e 76 per gli uomini. La probabilità di morire tra il 15 e il 60 per 1.000 persone era 128 casi per gli uomini e 76 per le donne negli Stati Uniti.

Pena di morte

Uno studio condotto dalla Cornell Law School ha rilevato che nell'ottobre 2015 nessuno era stato condannato a morte a Cuba e nessuno era nel braccio della morte. Il 28 dicembre 2010, la Corte Suprema di Cuba ha commutato la pena capitale dell'ultimo detenuto nel braccio della morte, un cubano-americano condannato per un omicidio effettuato nel corso di un'invasione terroristica dell'isola nel 1994. Non sono rilevate nuove condanne a morte.

Al contrario, a partire dal 1° gennaio 2016, sono detenute 2.949 persone nel braccio della morte di strutture statali degli Stati Uniti, oltre 62 persone che attendono la pena capitale federale, secondo Death Penalty Information del 16/03/16.

Sviluppo sostenibile

Nel 2006, il World Wildlife Fund (WWF), una delle principali organizzazione ambientali mondiali, ha rilevato che Cuba era l'unico paese al mondo ad aver raggiunto uno sviluppo sostenibile. Jonathan Loh, uno degli autori del rapporto del WWF, ha detto: "Cuba ha raggiunto un buon livello di sviluppo secondo i criteri delle Nazioni Unite, grazie all'eccellente livello di alfabetizzazione e una speranza di vita molto alta, mentre l'impatto sull'ambiente non è significativo dal momento che è un paese a basso consumo energetico".

Basta con le reprimende a Cuba e togliere il blocco

Quando Cuba e gli Stati Uniti hanno tenuto colloqui sui diritti umani un anno fa, Pedro Luis Pedroso, capo della delegazione cubana, ha detto: "Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sui modelli di discriminazione e razzismo nella società degli Stati Uniti, il peggioramento della brutalità della polizia, gli atti di tortura e le esecuzioni stragiudiziali in materia di lotta al terrorismo e il limbo giuridico dei prigionieri nel campo di prigionia statunitense di Guantanamo".

L'ipocrisia del governo degli Stati Uniti nelle sue reprimende sui diritti umani a Cuba mentre sono negati molti diritti umani fondamentali al popolo americano è lampante. Gli Stati Uniti dovrebbero togliere il blocco. Obama dovrebbe chiudere Guantanamo e restituirlo a Cuba.

*) Docente della facoltà di Diritto Thomas Jefferson dal 1991


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