Emanuele Del Medico: All'estrema destra del padre
Tradizionalismo
cattolico e destra radicale
La storia delle relazioni politiche e delle connessioni ideologiche tra il
fascismo italiano e il potere religioso presenta non indifferenti difficoltà di
lettura e interpretazione, difficoltà peraltro ancora riscontrabili oggi
nell'analizzare i rapporti tra alcuni settori dell'estrema destra e del-
l'integralismo cattolico, oggetto della presente e impegnativa ricerca di
Emanuele Del Medico.
Il fascismo italiano al suo sorgere nel 1919 aveva infatti un'identità senz'
altro laica e persino quasi anticlericale; tra i suoi primi esponenti vi si
trovano futuristi che come Marinetti volevano «svaticanare l'Italia», giovani
affascinati dal pensiero anticristiano di Nietzsche oltre ad ex-repubblicani e
nazionalisti di origine ebraica. Lo stesso Mussolini aveva un passato non
soltanto di socialista ma di accanito avversario del clero e della religione,
tanto da aver pronunciato e scritto radicali negazioni dell'esistenza di dio.
Tale impostazione è riscontrabile chiaramente sia nel manifesto-programma del
Partito politico futurista che si prefiggeva di «sostituire all'attuale
anticlericalismo retorico e quietista un anticlericalismo d'azione, violento e
reciso per sgombrare l'Italia e Roma dal suo medioevo teocratico», sia nel
primo Programma dei Fasci Italiani di
Combattimento che disponeva «il sequestro di tutti i beni delle
Congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense Vescovili, che
costituiscono una enorme passività per la Nazione, e un privilegio di pochi».
In seguito, nella sua marcia per la conquista del potere e durante il suo
ventennale regime, il fascismo abbandonò progressivamente queste posizioni, per
evidenti motivi di opportunità politica, giungendo a concludere con il
Concordato il contenzioso ancora aperto tra Stato e Chiesa. Le trattative per
risolvere il lungo dissidio erano state avviate nel 1926 nell'intento, sia da
parte di Mussolini che di Pio XI, di giungere ad un accordo. Da una parte il
fascismo, alla ricerca di riconoscimenti ufficiali, dichiarava di aver superato
la dottrina liberale e la sua diffidenza verso l'influenza cattolica nella
società, vedendo evidentemente nell'intesa con il Vaticano la possibilità di
rafforzare il proprio potere; dall'altra il papa, riconoscendo il governo
fascista come «legittimo e obbligatorio» e ringraziandolo per aver tutelato la
libertà della Chiesa durante l'Anno Santo, era ben lieto di vedere scongiurati
i pericoli della sovversione comunista e anarchica. I Patti del Laterano, come
è noto, furono firmati da Mussolini e dal cardinale Gasparri 1'11 febbraio
1929; in essi venivano definitivamente stabiliti i rispettivi impegni tra Stato
vaticano e Regno d'Italia. Da un punto di vista politico, la Chiesa cattolica
otteneva così il controllo sulla famiglia e sull'istruzione, mentre Mussolini
avrebbe potuto vigilare gli aderenti all'Azione Cattolica e poté contare
sull'appoggio incondizionato del clero italiano alle elezioni
"plebiscitarie" del 24 marzo 1929.
Negli anni successivi, la politica del regime fascista conobbe in almeno due
circostanze storiche un'estremizzazione dei toni propagandistici filocattolici
e della sua convergenza con gli indirizzi delle gerarchie vaticane. In Croazia,
l'appoggio italiano al movimento nazionalista Ustasha di Ante Pavelic giunse a
rendersi corresponsabile delle atroci campagne di adesione forzata al
cattolicesimo, a tutti gli effetti benedette da monsignor Stepinac - oggi
dichiarato beato dall'attuale pontefice nonostante sia stato fondatamente
accusato di complicità con vero e proprio genocidio etnico-religioso. I
nazionalisti croati di Pavelic, oltre ad essere caratterizzati da un feroce
anticomunismo, erano uniti dalla connotazione religiosa confessionale-cattolica
data alla loro lotta; connotazione peraltro ben evidenziata dal loro stesso
simbolo che vedeva uniti croce, candela, pugnale e pistola. In Spagna,
l'intervento militare fascista a fianco degli ultracattolici falangisti del
generale Franco assunse il carattere di autentica crociata a difesa della
cattolicità minacciata dall'ateismo anarchico e bolscevico.
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dalla prefazione di Marco Rossi
Edizioni La Fiaccola Ragusa 2004 Pagine 224 Prezzo di copertina: 10.00 Euro Vendibile ai soci Ccdp |