www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - antifascismo - 12-05-14 - n. 498

Tavola rotonda sui pericoli del fascismo

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
10/05/2014

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Il 9 maggio 1945, fu segnato dalla capitolazione della Wehrmacht fascista, quando la bandiera rossa veniva sollevata dall'Armata Rossa sul Reichstag, indicando la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa e la sconfitta del fascismo.

Il fascismo e la guerra emersero dalle viscere della società capitalista profondamente sfruttatrice e imperversano a tutt'oggi, 69 anni dopo la Vittoria Antifascista, a minacciare i popoli.

Venerdì 9 maggio 2014, presso la sede del Comitato Centrale del KKE, sotto gli auspici dell'Unione Nazionale dei Combattenti della Resistenza Nazionale dell'Esercito Democratico di Grecia (PEAEA-DSE), si è tenuta una tavola rotonda sul tema "I pericoli del fascismo in Europa".

L'evento è stato inaugurato da Christos Tzitzilonis, presidente del PEAEA-DSE, e il discorso d'introduzione è stato pronunciato dal Segretario Generale del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, che ha detto tra le altre cose:

"Quasi 70 anni dopo [il 1945], alcuni perseverano con ogni mezzo per estinguere la fiamma della verità, scritta con il sangue dei popoli. Stanno facendo tutto ciò che è possibile per distorcere la storia, per giustificare direttamente o indirettamente la brutalità fascista. In questa propaganda nera delle menzogne i centri imperialisti, e soprattutto l'Unione Europea, svolgono un ruolo di primo piano. L'UE ha anche trasformato il 9 maggio, che è il Giorno della Vittoria Antifascista dei Popoli, in "Giorno dell'Europa", cercando di cancellare dalla memoria dei popoli d'Europa il carattere antifascista di questo anniversario. In questa missione ideologica e politica calunniosa e sporca non esitano a equiparare il fascismo con il comunismo. Allo stesso tempo, la UE, come gli Stati Uniti, non esitano a confidare e sostenere le più oscure forze reazionarie ascese al governo d'Ucraina attraverso un colpo di stato, come era accaduto in precedenza nei paesi baltici, con il fine di promuovere i loro interessi geopolitici nella regione dell'Eurasia. Negli ultimi 25 anni, dopo il rovesciamento del socialismo e la dissoluzione dell'URSS, si realizza un sistematico lavaggio del cervello ideologico in chiave anticomunista, la cui narrazione presenta le SS e gli altri gruppi armati filofascisti come liberatori del paese dal bolscevismo.

Tuttavia, per quanto rancore nutrano, per quanto inchiostro spendano, la realtà oggettiva non può essere alterata. 69 anni dopo la fine della II Guerra Mondiale milioni di persone in tutto il mondo apprezzano il contributo del movimento comunista e i suoi inediti sacrifici per sconfiggere il fascismo. Il punto di forza fondamentale di questa lotta titanica, l'anima e i leader furono i partiti comunisti, guidati dal partito dei bolscevichi. Milioni di comunisti sacrificarono anche la loro vita per un mondo migliore."

Ecco la traduzione del discorso introduttivo del SG del CC del KKE.

All'evento hanno preso parte:
Vladimir Kornilov, Direttore del Centro di Studi Eurasiatici,
Igor Melnikov, deputato al Parlamento Nazionale della Lettonia "Centro della Concordia",
Thanassis Pafilis, membro del CC del KKE, deputato, Segretario Generale del Consiglio Mondiale della Pace e candidato per la Prefettura della regione dell'Attica,
Sergei Kiritsuk, capo dell'organizzazione "Borotba" ("Lotta") di Ucraina,
Jevgeni Kopatko, sociologo di Kiev,
Stanislav Biskok, scrittore russo,
Tatjana Drosdovskaja, direttrice della Fondazione "Diplomazia Popolare",
Oleg Bondarenko, direttore del Centro Studi Russi e Ucraini e dell'Agenzia Comunicazioni Strategiche,
Mikhail Popov, professore universitario, presidente dell'Istituto dell'Accademia del Lavoro e rappresentante del Partito Comunista Operaio Russo nella Rivista Comunista Internazionale.

Va segnalato che le autorità ucraine hanno impedito a Alexandr Prysyazhnyuk, deputato del Partito Comunista di Ucraina, di uscire dall'Ucraina per partecipare a questo evento.

P. Simonenko, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Ucraina, G. Zyuganov, presidente del Partito Comunista della Federazione Russa e S. Gavrilov, deputato del Partito Comunista della Federazione Russa hanno inviato messaggi di saluto.

All'evento hanno partecipato anche quadri del KKE, compresi i membri dell'Ufficio Politico del CC del KKE D. Arvanitakis, D. Gontikas, G. Marinos, E. Mpelou, K. Papadakis membro della Segreteria del CC del KKE e candidato alle elezioni europee, G. Toussas membro del CC del KKE e eurodeputato, B. Angourakis eurodeputato del KKE, il deputato del KKE El. Gerasimidou ecc., rappresentanti del PEAEA-DSE e quadri della KNE.

Nel suo discorso di chiusura, Elisseos Vagenas, membro del CC del KKE e responsabile della Sezione Relazioni Internazionali del CC, dopo aver ringraziato i partecipanti per il loro contributo alla discussione ha sottolineato tra le altre cose che il rafforzamento tangibile del KKE e del Raggruppamento Popolare nelle prossime elezioni segnerà la condanna decisiva della UE, la condanna del crimine fascista a Odessa, la condanna del capitalismo che genera il fascismo e la guerra imperialista.

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Aggiungiamo che i lavori della tavola rotonda sono stati trasmessi in diretta da http://www.902.gr mentre nella mattina del 9 maggio il PEAEA-DSE ha reso onore al Giorno della Vittoria Antifascista dei Popoli, collocando un corona di fiori al monumento del soldato sovietico ad Atene, con la partecipazione dei delegati stranieri.


Discorso del SG del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, in una tavola rotonda su "I pericoli del fascismo in Europa"

Dimitris Koutsoumpas | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/05/2014

[Video]

Cari amici e compagni,

69 anni fa, in questo stesso giorno, la Bandiera Rossa fu sollevata sul Reichstag segnalando la vittoria di una gigantesca battaglia dei popoli, con l'Unione Sovietica e i comunisti d'Europa in prima linea, contro la più orribile e disumana ideologia, l'ideologia e la pratica fascista, nata dallo stesso capitalismo e che portò alla massimizzazione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, al nadir assoluto dell'esistenza umana.

Milioni di persone si sacrificarono in questa battaglia, nei campi di battaglia e nei disumani campi di concentramento. Oggi onoriamo tutti coloro che hanno perso la vita nelle trincee, nei campi di battaglia, a coloro che hanno sfidato i plotoni di esecuzione. Leningrado e Stalingrado in Russia, Kokkinia e Kesariani in Grecia sono impresse nella memoria dei popoli, così come migliaia di luoghi dove si determinò il risultato di questa dura battaglia, luoghi che sono stati contrassegnati dalla barbarie del capitalismo, da un lato, e dall'altro lato dalla grandezza della lotta popolare contro questa creatura capitalista, il fascismo.
 
Quasi 70 anni dopo, alcuni perseverano con ogni mezzo per estinguere la fiamma della verità, scritta con il sangue dei popoli. Stanno facendo tutto ciò che è possibile per distorcere la storia, per giustificare direttamente o indirettamente la brutalità fascista. In questa propaganda nera delle menzogne i centri imperialisti, e soprattutto l'Unione Europea, svolgono un ruolo di primo piano. L'UE ha anche trasformato il 9 maggio, che è il Giorno della Vittoria Antifascista dei Popoli, in "Giorno dell'Europa", cercando di cancellare dalla memoria dei popoli d'Europa il carattere antifascista di questo anniversario. In questa missione ideologica e politica calunniosa e sporca non esitano a equiparare il fascismo con il comunismo. Allo stesso tempo, la UE, come gli Stati Uniti, non esitano a confidare e sostenere le più oscure forze reazionarie ascese al governo d'Ucraina attraverso un colpo di stato, come era accaduto in precedenza nei paesi baltici, con il fine di promuovere i loro interessi geopolitici nella regione dell'Eurasia. Negli ultimi 25 anni, dopo il rovesciamento del socialismo e la dissoluzione dell'URSS, si realizza un sistematico lavaggio del cervello ideologico in chiave anticomunista, la cui narrazione presenta le SS e gli altri gruppi armati filofascisti come liberatori del paese dal bolscevismo.

Tuttavia, per quanto rancore nutrano, per quanto inchiostro spendano, la realtà oggettiva non può essere alterata. 69 anni dopo la fine della II Guerra Mondiale milioni di persone in tutto il mondo apprezzano il contributo del movimento comunista e i suoi inediti sacrifici per sconfiggere il fascismo. Il punto di forza fondamentale di questa lotta titanica, l'anima e i leader furono i partiti comunisti, guidati dal partito dei bolscevichi. Milioni di comunisti sacrificarono anche la loro vita per un mondo migliore.


Il sistema capitalista, gli antagonismi, che inevitabilmente si manifestano tra gli imperialisti e i monopoli, devono essere impressi e stigmatizzati nella coscienza dei popoli come i responsabili delle due guerre mondiali, per i milioni di morti, disabili, per le persone espulse dalle loro case. Non hanno esitato a commettere qualsiasi crimine al fine di servire i profitti, il predominio e il potere capitalista. Questa realtà è ancora più rilevante oggi, dato che gli antagonismi e i conflitti si stanno intensificando.

La verità storica non si può distorcere nella coscienza del popolo. Perché è stata scritta dalla stessa lotta dei popoli, con il sangue dei popoli, dei movimenti per la Liberazione Nazionale e dei movimenti antifascisti nei paesi capitalisti, come l'eroico EAM (Fronte di Liberazione Nazionale), ELAS (Esercito Nazionale per la Liberazione Nazionale), EPON (Organizzazione nazione unificata della Gioventù) nel nostro paese unirono e agitarono il popolo a sollevarsi.

E' stato il risultato delle battaglie più grandi e titaniche dell'Armata Rossa a Stalingrado, Kursk, Leningrado, Sebastopoli, attraverso tutti i campi di battaglia nell'Unione Sovietica e in diversi paesi dell'Europa capitalista. La grande vittoria dei popoli contro l'asse fascista-imperialista di Germania, Italia e Giappone e i loro alleati è stata raggiunta grazie al ruolo decisivo dell'Unione Sovietica con sacrifici incalcolabili e più di 20 milioni di morti.

Amici e amiche, compagni!

In questi giorni, in Ucraina, nei paesi baltici, così come in altri paesi d'Europa, il fascismo cerca di sollevare la testa, come nel nostro paese con la formazione nazista criminale di Alba Dorata.

Il crimine orribile di venerdì scorso a Odessa, dove i neo-nazisti di "Settore Destro" hanno bruciato vivi dei manifestanti russofoni e l'operazione sanguinosa del governo del golpe di Kiev nelle regioni orientali hanno avuto un impatto sia nel nostro popolo come in ogni persona cosciente nel pianeta. Il popolo ucraino sta versando il suo sangue a causa dell'intervento aperto degli imperialisti degli USA, dell'UE e della NATO che appoggiano il governo dei nazionalisti e fascisti di Kiev e entrano in conflitto con la Russia sul controllo delle risorse energetiche, le relative reti di distribuzione e le quote di mercato. Ancora una volta, è stato chiaramente dimostrato che le alleanze imperialiste non solo non garantiscono la pace e la sicurezza per nessun popolo, ma, al contrario, li conducono alla guerra e alla povertà.

Il mostro fascista oggi, come in passato, è un prodotto del sistema capitalista: nasce nelle viscere del sistema, non è qualcosa che è al di fuori del sistema come vogliono presentarlo. Il fascismo è l'estrema espressione del capitale utilizzato come "punta di diamante" del potere capitalista contro il movimento operaio.

Utilizza le condizioni della democrazia parlamentare borghese per rafforzarsi, contando sul sostegno del capitale o sezioni del capitale, così come dell'apparato statale. Intende esercitare il potere dei monopoli in maniera più dura, così come hanno fatto in passato i partiti nazionalsocialisti di Hitler e Mussolini, per soggiogare il movimento operaio e popolare. Questo è stato e rimane la sua caratteristica di base; questa è la fonte dell'aperta ira anticomunista che caratterizza tutte le forze fasciste da sempre.

Naturalmente, i partiti nazionalsocialisti anche se esprimono gli interessi del capitale, come gli altri partiti borghesi, intrappolano nei loro ranghi gli strati popolari, cercando di formare una vasta base popolare. Questa operazione viene eseguita utilizzando gli "strumenti" dell'intimidazione aperta, della politica razzista, dello sciovinismo e dell'irredentismo, della distorsione della storia ecc., utilizzando il brusco impoverimento degli strati popolari, che è il risultato della crisi economica e della debolezza degli altri partiti borghesi di gestire il sistema, per trascinare nella loro sfera di influenza i settori popolari politicamente arretrati.

Il rafforzamento dei partiti fascisti in Ucraina, del partito "Svoboda" e di "Settore Destro", come Alba Dorata in Grecia, hanno alcuni elementi in comune, come per esempio che si sono manifestati dopo il fallimento clamoroso delle promesse dei partiti socialdemocratici che erano al potere. Ad esempio, tutti ricordano le promesse del PASOK in Grecia poco prima dello scoppio della crisi. Ma quando la socialdemocrazia e i partiti liberali borghesi, tutti i tipi di governi borghesi promettono misure favorevoli al popolo mentre nella pratica continuano una dura politica antipopolare servendo i monopoli, poi la disillusione degli strati popolari in rovina, dei lavoratori autonomi, dei contadini, dei disoccupati, delle sezioni della classe operaia senza esperienza, soprattutto i giovani, è possibile che si dirigano verso una direzione più reazionaria. Una situazione simile si è formata in Ucraina, con le promesse che aveva fatto il governo di Yanukovich.

Questo sviluppo ci impone di stare in allarme quando si parla nel nostro paese di un "governo patriottico della sinistra", come promette SYRIZA, che nel quadro della UE e della NATO, nella via di sviluppo capitalista, presumibilmente allevierebbe i lavoratori, risolverebbe i problemi popolari. Non c'è inganno maggiore, e purtroppo è storicamente provato, che quando un "governo di sinistra", secondo il modello conosciuto della socialdemocrazia, si faccia da ponte per una politica ancora più di destra, dura e antipopolare.

Questo è stato confermato anche dall'esperienza recente e passata dato che gli slogan e le promesse di cambiamenti favorevoli al popolo sono stati smentiti nella pratica con una o un'altra forma di gestione degli interessi del capitale, della barbarie capitalista, della strategia dell'UE, portando al regresso della coscienza.

Oggi, quando le forze fasciste sorgono per esempio nel governo ucraino, si è dimostrato con prove convincenti che il fascismo, così come 80 anni fa, può essere la scelta della classe borghese, non solo come forza di attacco e intimidazione contro il movimento popolare, ma anche come forza di gestione del potere borghese.

Sappiamo dalla nostra storia che le forze politiche borghesi, sia di destra come quelle socialdemocratiche, in alcuni momenti hanno sostenuto i fascisti, che furono molto utili al sistema capitalista in tali circostanze cruciali. A causa del pericolo della crescita del movimento popolare, al pericolo che il capitalismo perdesse il potere, decisero con criteri classisti di abbandonare temporaneamente la forma della democrazia parlamentare borghese, e non esitarono ad appoggiare la forma fascista di esercitare il potere del capitale.

Nella pratica vediamo per esempio il presidente degli Stati Uniti, la cui elezione fu salutata pochi anni fa dal giornale di SYRIZA e la sua amministrazione fu elogiata da questo partito e dal suo leader, che appoggia chiaramente i fascisti di Kiev, con l'obiettivo di servire gli interessi dei monopoli statunitensi ed europei in Ucraina, nello scenario della dura concorrenza con la Russia, sul controllo delle quote di mercato, delle rotte di trasporto, delle risorse naturali della regione.

L'UE e il governo greco, che presiede la UE, hanno assunto un ruolo attivo in questi piani. L'Unione Europea da un lato stigmatizza con il termine di "totalitarismo" qualsiasi cambio di governo che non si basi sulle opzioni borghesi e condanna la violenza, mentre dall'altra parte non esita a usare la violenza nel momento di rovesciare governi che non servono i suoi interessi, come avvenuto in Ucraina. Non esita a utilizzare l'attività estrema dei nazionalisti-fascisti, anticomunisti, nostalgici di Hitler e, naturalmente, la distruzione di monumenti di Lenin, di monumenti sovietici e antifascisti.

Nel nostro paese ci sono molti che negli ultimi anni "hanno lavorato" per rafforzare la fascista Alba Dorata, non solo attraverso il suo finanziamento generoso, ma anche attraverso la preparazione del "terreno" ideologico per il suo sviluppo. Si tratta di tutti coloro che hanno fomentato l'odio contro il KKE e il PAME, contro l'organizzazione collettiva e la resistenza alla politica antipopolare, lodando allo stesso tempo l'indignazione "cieca", la spontaneità, assolvendo il sistema capitalista rispetto le gravi conseguenze della crisi capitalistica. Ci riferiamo a coloro che, come è stato dimostrato, hanno creato "canali di comunicazione" politici con questa formazione fascista, promettendo anche posti nel governo, mentre fomentavano l'inaccettabile "teoria dei due estremi".

Dopo i tanti crimini, assassini di immigrati, attacchi omicidi contro sindacalisti del PAME, l'assassinio di P. Fissas, notiamo che il sistema segue una politica di "contenere" Alba Dorata, senza affrontarla in modo sostanziale. Questo non solo a livello di governo, ma anche con altri partiti, come dimostra la decisione del Consiglio Comunale di Atene sulle installazioni elettorali. Questo dimostra che il sistema politico borghese non è interessato a "sradicare" ma ad abbellire questa formazione e non esclude la possibilità di usarla in futuro contro il movimento operaio e popolare.

Il KKE considera che il suo compito immediato e imperativo è quello di isolare Alba Dorata che è un nemico giurato del popolo e delle sue lotte e pretende di colpire il KKE e il movimento operaio e popolare. Non si può affrontare Alba Dorata con un approccio di difesa della democrazia borghese, quando è il sistema capitalista che la genera, ma con l'Alleanza Popolare in direzione antimonopolista e anticapitalista, con un movimento popolare che sfidi e si opponga alla strategia dei monopoli.

Amici e Compagni:

Attingiamo lezioni e ci prepariamo, con un KKE che sia in grado di lottare in tutte le condizioni, in tutte le circostanze.

Gli eventi in tutta la regione (Medio Oriente, Nord Africa, Balcani, Eurasia) sono rapidi ed è possibile che nei prossimi anni conducano a nuove guerre locali, regionali o generalizzate. In condizioni di preparazione delle guerre e in generale di interventi imperialisti, la borghesia e i suoi governi adottano misure contro il movimento operaio, utilizzano anche i partiti nazionalisti-fascisti, ed è possibile che cerchino di imporre misure repressive contro il movimento comunista e operaio.

Per questo il movimento operaio, i suoi alleati e il Partito devono essere preparati in tempo, essere forti, concentrati nell'elaborare e applicare la propria strategia, che corrisponderà alla soddisfazione delle necessità operaie e popolari, attraverso lo svincolamento del paese dalla UE e dalla NATO, da tutte le unioni imperialiste, con il disimpegno dai piani imperialisti e l'abbandono della via di sviluppo capitalista.

In questo percorso, la prossima tappa sono le elezioni locali ed europee.

In queste elezioni si deve condannare direttamente e chiaramente la UE, che ha appoggiato gli avvenimenti reazionari in Ucraina. Non li ha appoggiati né accidentalmente, né per un disguido, per errate stime o a causa di "rapporti di forza negativi" o per essersi "sottomessa" agli Stati Uniti. Li ha appoggiati perché è una alleanza al servizio dei monopoli europei. Perché la sua natura è profondamente reazionaria, giacché ha come "pietra angolare" la protezione dei profitti capitalistici. Pensa costantemente a nuovi modi per sfruttare i lavoratori, i lavoratori autonomi, i pensionati, i giovani. Attraverso l'attacco contro i diritti operai e popolari, i tagli dei salari e delle pensioni, la mercificazione della Sanità e dell'Istruzione, attraverso forme flessibili di lavoro, la disoccupazione, le privatizzazioni, la PAC ecc. Questa natura interna reazionaria si riflette nella politica estera reazionaria aggressiva dell'UE. Per questo da un lato crea meccanismi di supervisione dei paesi, vale a dire memorandum permanenti e dall'altro lato forma l'euro-esercito e coopera strettamente con la NATO.

La "stabilità" invocata dal governo di ND-PASOK non è altro che la continuazione di questa politica antipopolare barbara dentro e fuori le sue frontiere, in un percorso di stabilizzazione e di recupero dei profitti della plutocrazia. Il popolo non si deve lasciar ingannare. Qualunque sia la ripresa dei profitti dei pochi, niente ci sarà per la stragrande maggioranza del nostro popolo.

D'altra parte, il dilemma delle elezioni promosso dal principale partito di opposizione, vale a dire "SYRIZA o Merkel?", insinuando che senza colpire l'Unione Europea e il capitale, vale a dire senza colpire il cammino di sviluppo che ci ha portato fin qui, un governo di SYRIZA possa portare alla "salvezza", ha una chiara intenzione di intrappolare i lavoratori all'interno dell'UE, nel quadro reazionario di una società che si poggia sul Minotauro dei profitti.

Queste false illusioni che può esistere un capitalismo migliore, una UE migliore, sono state sperimentate dai lavoratori per anni e sono state completamente smentite. L'UE non può cambiare in meglio. E' indissolubilmente legata alla decadenza capitalista che non si può coprire col "make-up", come vuole fare SYRIZA. Non si tratta di una questione di cambiamento di forze al suo interno. L'UE non si può convertire nell'Europa di pace, solidarietà e cooperazione dei popoli.

SYRIZA aveva seminato tali illusioni un'altra volta due anni fa quando salutava l'elezione di Hollande e la formazione del cosiddetto "Fronte del Sud", del "vento del Sud". Oggi, quello che diceva due anni fa circa Hollande sembra un aneddoto. Oggi il candidato alla carica di capo della Commissione Europea, cioè del nucleo più duro di questa costruzione reazionaria, pretende di cambiare tutta la costruzione. Queste "fiabe" dei rappresentanti di SYRIZA che sostengono che se ottengono il voto popolare alle prossime elezioni costruiranno una nuova UE, un capitalismo migliore, non hanno alcun fondamento, sono estremamente arbitrarie e pericolose per gli interessi popolari.

La UE è e si convertirà in un "inferno" ancora più grande e più crudele per i popoli, se SYRIZA otterà la prima o la seconda posizione alle elezioni. L'unico modo è il rafforzamento della lotta contro la UE, per lo svincolamento da questa, con la cancellazione unilaterale del debito, la socializzazione della ricchezza, con il potere operaio e popolare.

Un passo in questa direzione è la condanna decisiva della UE alle prossime elezioni insieme con la condanna del capitalismo che genera il fascismo e la guerra imperialista. E questo si può fare solo attraverso il rafforzamento decisivo del KKE alle elezioni europee, attraverso il rafforzamento del "Raggruppamento Popolare" alle elezioni comunali e regionali.

Ecco perché da questa tavola rotonda lanciamo un appello di lotta comune, di aggregazione delle forze e potenziamento del KKE, che è l'unica garanzia affinché il popolo sia forte e per poter determinare il proprio presente e futuro.
 

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