Noi, partecipanti al Donbass International Solidarity Forum "Antifascismo, Internazionalismo, Solidarietà" dichiariamo che a seguito del colpo di stato in Ucraina, i fascisti sono al potere. Alla fine, il regime criminale ha eliminato i residui di sovranità del paese, ha scatenato la guerra civile nel Donbass, ha portato l'economia nazionale al collasso, ha condannato i residenti ad una lotta quotidiana per l'esistenza e la sopravvivenza. I fascisti ucraini hanno adottato tutti i metodi dei loro predecessori storici – i nazifascisti di Germania, Italia e Spagna - e hanno attuato apertamente la politica del terrore, la violenza fisica contro i dissidenti e il divieto dell'ideologia comunista.
Condanniamo fermamente tutti gli atti delle autorità ucraine rivolti a fomentare la guerra nel Donbass, costringendo i cittadini a partecipare alle ostilità, a vietare le ideologie politiche, a riabilitare i collaboratori dei nazisti nella Grande guerra patriottica e nella Seconda guerra mondiale, perpetrando massacri dei gruppi e degli individui che si oppongono alle manifestazioni del fascismo. Riteniamo sia inaccettabile per uno stato membro delle Nazioni Unite praticare tale repressione e persecuzione politica.
Facciamo appello a tutte le forze antifasciste del mondo affinché uniscano le loro voci alle nostre nella denuncia e nel contrasto ai crimini del fascismo in Ucraina.
Invitiamo tutti gli oppositori dell'odio, del razzismo, dell'antisemitismo e della xenofobia del neo-nazismo a sostenere i combattenti antifascisti ucraini nella loro lotta contro il regime politico al governo. Oggi, gli antifascisti di tutto il mondo devono fare tutto il possibile per combattere la peste bruna che alza la testa in Ucraina.
Chiediamo che i governi di tutto il mondo facciano lo stesso e condannino con forza le azioni e il carattere delle autorità ucraine. I crimini dei fascisti non devono ricevere elogio pubblico da parte della comunità internazionale. I paesi dell'Unione europea dovrebbero smettere di sostenere il regime nazista e unire i loro sforzi per ripristinare lo stato di diritto e della democrazia in Ucraina.
Chiediamo che il presidente dell'Ucraina, il Gabinetto dei Ministri dell'Ucraina e della Verkhovna Rada dell'Ucraina fermino immediatamente l'uccisione dei civili nella regione del Donbass, fermino la persecuzione politica dell'opposizione e smettano di usare i tribunali come un organo punitivo per le rappresaglie contro i dissidenti.
Adottato l'8 Maggio 2015
Alchevsk, Repubblica Popolare di Lugansk
AIS Forum: "Sostegno e solidarietà con gli abitanti del Donbass"
Noi, partecipanti al Donbass International Solidarity Forum "Antifascismo, Internazionalismo, Solidarietà", esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione per la sorte degli abitanti delle regioni di Donetsk e Lugansk, presi nel mezzo di una guerra civile.
Da quando è stata scatenata dall'Ucraina nel 2014, la guerra combattuta con armi pesanti, compresi gli aerei, è costata la vita a decine di migliaia di persone. Ci sono più di 1 milione di sfollati. L'esercito regolare ucraino e i cosiddetti battaglioni "volontari" hanno messo in scena una vera e propria strage nel Donbass, una repressione sui civili che non vogliono lasciare le loro case. L'economia della regione ha subito enormi danni. Il risanamento dell'economia, il superamento delle conseguenze del disastro umanitario, richiedono miliardi di dollari e anni di lavoro.
Siamo convinti che la partecipazione dei governi di altri paesi allo scatenamento del conflitto militare nel Donbass oggi imponga delle responsabilità a tutta la comunità mondiale riguardo il futuro della regione. E noi, come forze progressiste, non possiamo stare in disparte.
Riteniamo nostro dovere esprimere pieno sostegno agli abitanti delle regioni di Donetsk e Lugansk colpiti dal fascismo, di fronte al quale rifiutano di chinare il capo. Siamo pronti a impegnare i nostri sforzi congiunti nella difesa della pace e della giustizia nel Donbass. Gli abitanti del Donbass hanno il diritto di determinare il proprio futuro.
Noi crediamo che il libero Donbass sceglierà una via di sviluppo di sinistra. Il socialismo e la solidarietà del lavoro, che è la strada per una nuova e giusta vita per tutti coloro che hanno vissuto gli orrori della guerra.
Noi siamo uniti al Donbass nel nostro desiderio di pace, di giustizia sociale e democrazia.
Chiediamo alla comunità internazionale di volgere lo sguardo verso il Donbass e di sostenere Lugansk e Donetsk nella loro ricerca di libertà, sviluppo e pace, così come nella loro lotta contro il regime fascista in Ucraina.
Adottata l'8 Maggio 2015
Alechevsk, Repubblica Popolare di Lugansk
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