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- cultura e memoria resistenti - urss e rivoluzione di ottobre - 03-03-13 - n. 443
Come funzionava la democrazia sovietica negli anni trenta
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Nel dicembre del 1936 il Partito Comunista Russo stava per tenere le elezioni annuali dei suoi ufficiali. Fino a quel momento le nomine e le elezioni alle cariche del Partito Comunista erano sempre state fatte apertamente. Tramite questa pratica alcuni membri che potevano non gradire alcuni pubblici ufficiali spesso si sentivano limitati nell'esprimere la loro opposizione per paura di una rappresaglia. Il Comitato Centrale decise di mettere alla prova la sua intera dirigenza per vedere se fosse veramente accettata dai membri.
Probabilmente quanti stavano svolgendo un utile servizio pubblico sarebbero stati rieletti e quelli che stavano occupando una sinecura sarebbero difficilmente rimasti alle loro cariche.
Per questo si introdusse il voto segreto.
I risultati furono sorprendenti. In alcuni distretti del Partito l'intera dirigenza fu cacciata. In altri ci furono dure critiche alla dirigenza da parte di un voto di opposizione numeroso nonostante in toto la dirigenza nazionale del Partito ricevette un appoggio risonante.
Il Partito rimase molto rinfrescato dai nuovi eletti alle cariche e dall'eliminazione di quanti erano diventati assuefatti burocrati e non erano più benvenuti tra i militanti di base.
La lotta contro la burocrazia era stata, a partire dallo stabilirsi del Governo Sovietico, uno degli obiettivi più importanti imposti a se stessi dai leader sovietici più responsabili.
Nepotismo, favoritismo e pratiche frazionistiche avevano portato a situazioni sgradevoli dove, ogni volta che un uomo otteneva un posto di responsabilità, prendeva immediatamente come suoi assistenti tutti quelli che favoriva per l'una o l'altra ragione e dava loro i posti più desiderabili sotto la sua protezione. Spesso quelle persone non erano qualificate e anche dove fossero qualificate l'avere un protettore le rendeva pigre e burocratiche.
Oltre a questo, la tendenza era per una persona chiave come quella di ingrossare lo staff oltre i bisogni dell'impresa in cui era assunto sia perchè voleva "prendersi cura" di tutti i suoi amici sia perchè sentiva che più numeroso sarebbe stato il suo staff maggiore sarebbe stata la sua influenza.
Il problema divenne definitivamente serio abbastanza da portare il Governo a prendere provvedimenti, che iniziarono nel 1935.
In un'occasione si scoprì una grave carenza di raccolti. Fu stimato che c'erano almeno 25000 lavoratori negli uffici di Mosca che non erano assolutamente necessari al funzionamento dell'economia del paese. Dopo una campagna educativa fu data ad ogni impresa una quota di lavoratori d'ufficio che avrebbe dovuto lasciare per il lavoro agricolo. E con una selezione adeguata, 25000 lavoratori degli uffici furono trasferiti da Mosca ai luoghi di produzione agricola.
La battaglia per tenere la nazione in piedi contro la paralisi che da una parte l'opposizione tentò deliberatamente di creare e d'altra parte la burocrazia con la sua stessa esistenza tendeva a portare, fu combattuta con particolare severità nelle elezioni popolari del Congresso dei Soviet di Tutta l'Unione che seguirono l'adozione della nuova Costituzione Sovietica nel Dicembre del 1936.
Guardando le elezioni da vicino mi stupì come in tutte le discussioni sulla Democrazia Sovietica e sul paragone con le pratiche democratiche degli altri paesi una persona raramente riuscisse ad avere un'immagine di come i canali dell'espressione democratica del popolo operassero nel loro nuovo processo elettorale.
Guardando ad esso da 3000 miglia di distanza sembrava che ci fosse una scheda elettorale e al popolo fosse data l'opportunità di scegliere tra sì e no. Questo era vero per le elezioni Naziste ma era completamente una falsa immagine se applicata all'Unione Sovietica.
Per iniziare, in Unione Sovietica la politica e le elezioni non sono doveri esclusivi di un partito politico. Se uno non comprende questo fatto cardinale qualunque cosa probabilmente non gli sarà chiara. Le candidature a una carica pubblica non sono fatte da un partito politico da solo.
Il Partito Comunista certamente propone molti candidati ma fanno lo stesso i sindacati, le cooperative, le organizzazioni culturali, le accademie scientifiche, le organizzazioni della gioventù, le organizzazioni delle donne e ogni altra organizzazione o istituzione che lo desidera. In breve, le candidature alle cariche, che nel nostro paese(gli Stati Uniti ma qualunque altro paese democratico-borghese) vengono fatte solamente dai partiti politici, in Unione Sovietica vengono da ogni organizzazione popolare possibile.
La seconda cosa che dev'essere compresa sulle elezioni Sovietiche e che le rende di qualità democratica speciale è che la parte più importante della selezione dei candidati non sta nel voto finale ma nella scelta dei candidati.
Ho avuto il privilegio di osservare le candidature e le elezioni nel distretto in cui ho vissuto e lavorato dall'inizio alla fine. La particolare elezione a cui mi sono riferito è l'elezione di tutta l'Unione dei delegati al Congresso dei Soviet di Tutta l'Unione, che equivale alla nostra scelta dei membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di Washington. Ogni istituzione nel distretto congressuale in cui risiedevo e lavoravo tenne incontri del popolo per nominare i candidati. Furono tenuti incontri nelle fabbriche. L' università di Mosca, che era in questo distretto, tenne un incontro. Fecero così tutte le associazioni dei negozi cooperativi. E così anche le organizzazioni sindacali, il Partito Comunista, le organizzazioni della gioventù, etc…
Furono proposti moltissimi candidati in ogni incontro.
La procedura per ogni candidato era di alzarsi e dare una veloce biografia della propria vita oltre a spiegare le ragioni per cui avrebbe o non avrebbe dovuto essere candidato.
Era considerata mancanza di responsabilità civica declinare la candidatura.
Se pensava che non avrebbe dovuto essere eletto, era suo dovere dare una breve biografia della sua vita e spiegare le ragioni per cui non avrebbe dovuto essere accettato.
Due settimane intere erano spese per questa procedura.
Alcune organizzazioni si incontravano ogni notte per l'intero periodo e esaminavano migliaia di persone che erano proposte come candidate.
Ogni candidato doveva sottoporsi alle domande del resto dei partecipanti agli incontri.
Alla fine di quel periodo uno o più candidati venivano messi in nomina per l'intero distretto con l'appoggio delle persone che si erano incontrate.
Oltre a presentare i candidati ogni gruppo sceglieva un numero di delegati su base di rappresentazione proporzionale per una conferenza del distretto congressuale.
Anche la conferenza del distretto congressuale si riuniva per un periodo di due settimane.
Le candidature erano proposte prima di quell'incontro. La stessa procedura veniva ripetuta lì, ogni candidato veniva esaminato, le sue qualità pesavano contro gli altri candidati e infine il corpo delegato votava per la scelta finale.
Spesso i delegati decidevano di accettare non solo un candidato ma due o tre o ancor di più.
Questi candidati, dopo questo scrupoloso processo di selezione erano poi sottoposti all'elettorato per la votazione finale. E così l'elettorato, tramite la maggioranza popolare, dichiarava di desiderare di avere come rappresentante nel Congresso dei Soviet di Tutta l'Unione uno dei candidati in quel distretto congressuale.
Da questo si può evincere quanto è lungi dal mancare di democrazia questo processo che dà alle persone comuni un modo molto diretto di scegliere chi è candidato e noi sappiamo dal nostro sistema elettorale che in ultima analisi la selezione del candidato è la parte più critica di ogni elezione.
Nell'elezione a cui ho spettato ho visto candidati "messi nel mulino" in una maniera che sarebbe molto salutare se applicata al nostro paese.
I loro contributi e la loro funzione sociale, il loro interesse negli affari pubblici, la quantità di lavoro per gli altri, il loro grado di educazione e quanto si sono avvantaggiati del miglioramento sociale e individuale.
Le persone con un brutto carattere o una cattiva condotta morale che si offrivano come candidati avevano i loro vicini, amici e colleghi lavoratori che li conoscevano bene e li criticavano nelle riunioni.
Era simile al nostro New England Town Meeting usato su una scala nazionale colossale e coprente un'elezione in cui erano coinvolte 170 milioni di persone.
Questo è un processo che fornisce un incentivo all'impegno sociale e all'interesse nel bene collettivo da parte delle persone in tutto il paese. In quell'elezione, ad esempio, almeno metà degli scorsi membri del Congresso di Tutti i Soviet non furono rieletti. Molti spavaldi pezzi grossi, inclusi numerosi comunisti, si sorpresero alla fine di quella campagna elettorale del fatto di trovarsi indesiderati e molte persone che non erano neanche membri del Partito Comunista, che non avevano mai pensato alla politica ma che avevano servito il bene pubblico con devozione verso il popolo nelle loro professioni o occupazioni o in alcune organizzazioni volontarie si trovarono membri della più alta istituzione governativa, il nuovo Congresso dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. è un nuovo tipo di democrazia e direi che serve molto bene i russi.
Ogni generazione deve vigilare sulle sue libertà. Nessun popolo può garantire le libertà delle generazioni successive, le libertà guadagnate possono essere perse ancora. Pertanto la mera meccanica organizzazione elettorale non è di per sè una garanzia per sempre che le libertà del popolo verranno assicurate ma nella misura in cui ogni struttura politica può essere organizzata così che sia comprensiva degli umori e dei bisogni del popolo, direi che l'Unione Sovietica ha fatto grandi progressi in quella direzione.
Ma anche l'Unione Sovietica, come ci è stato costantemente ricordato, non era un'entità isolata che viveva nel nulla, era una parte del mondo reale. L'Europa occidentale e l'Asia stavano ribollendo delle prime battaglie della Seconda Guerra Mondiale. C'erano cose da fare per aiutare il popolo spagnolo, il movimento clandestino nei paesi dominati dai Nazisti, la promozione dei movimenti del Fronte Popolare contro i nazisti nei paesi democratici e delle crescenti forze anti-giapponesi in Cina.
Il mio interesse primario erano di certo gli Stati Uniti. Ma gli Stati Uniti non vivono come un'isolata entità nel vuoto e il futuro del nostro paese veniva deciso in Europa e in Asia. Come migliaia di altri Americani decisi di dare una mano dove potevo essere utile. Fui fortunato a poter fare una scelta libera.
Trascritto da George Gruenthal
da Memorie di Sam Darcy, Capitolo XX, pagine 25-31, Biblioteca Tamiment, New York
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