Federazione dei Giovani Comunisti (FJC) | elmachete.mx
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
14/01/2017
Contributo della Federazione dei Giovani Comunisti (FJC) del Messico presentata al Seminario Internazionale della FMGD "L'influenza della Grande Rivoluzione d'Ottobre", realizzato in Messico, nel quadro del II Congresso della Federazione dei Giovani Comunisti.
"Ai cittadini di Russia!
Il governo provvisorio è stato abbattuto. Il potere statale è passato nelle mani dell'organo del Soviet dei deputati operai e soldati di Pietrogrado, il Comitato militare rivoluzionario, che è alla testa del proletariato e della guarnigione di Pietrogrado.
La causa per la quale il popolo ha lottato, l'immediata proposta di una pace democratica, l'abolizione della grande proprietà fondiaria, il controllo operaio della produzione, la creazione di un governo sovietico, questa causa è assicurata.
Viva la rivoluzione degli operai, dei soldati e dei contadini!"
Con queste parole albeggiò la città di Pietrogrado il 7 novembre del 1917, indicando il passaggio del Potere dello Stato dalle mani della borghesia e dei possidenti terrieri, rappresentati da menscevichi, social-rivoluzionari e da tutta la gamma di partiti borghesi di "sinistra", alle mani del proletariato russo, dei contadini poveri, dei soldati, dei marinai e delle nazioni oppresse, diretti dai bolscevichi.
La notizia si diffuse rapidamente per il mondo. Migliaia di operai e operaie vennero a conoscenza che era possibile una società dove, in quanto produttori, erano padroni del proprio lavoro. Appresero con il vivo esempio che i padroni non erano necessari, i capisquadra, i proprietari e gli azionisti delle imprese e delle banche, come l'esercito e la polizia borghese. Che gli operai e le operaie erano capaci di prendere nelle loro mani le redini della Storia, di prendere il potere statale e il controllo della produzione.
Lo stesso avvenne per i contadini e per i popoli oppressi; seppero che la terra per la quale avevano sempre lottato, avrebbero potuto ottenerla solo coi loro compagni operai. Che solo la ferma alleanza tra i contadini poveri, i popoli oppressi e la classe operaia assicura terra e autodeterminazione.
Così la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ha dimostrato che il cammino iniziato dalla Comune di Parigi nel 1871 era quello giusto, che la teoria e la pratica sviluppata da Marx, Engels e Lenin veniva confermata dalla Storia.
L'esempio della Rivoluzione d'Ottobre è servito da impulso per migliaia di lavoratori in tutto il mondo, dai marinai ai lavoratori dei cantieri navali tedeschi, fino agli operai delle fabbriche di Canton. Inoltre l'importanza del successo raggiunse anche i fitti boschi di Tlaltizapán a Morelos dove si trovava il nostro generale Emiliano Zapata.
Ma oltre la notizia, l'esempio e l'aneddotica del successo, l'importanza e l'influenza della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre risiede nel suo carattere generale e universale. Non si è trattato di una questione particolare, eccezionale, nazionale, ciò che avvenne in quel momento in Russia, come hanno cercato di dimostrare i teorici della borghesia, gli opportunisti e i controrivoluzionari. La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre, non è altro che la condensazione e l'espressione politica delle trasformazioni sociali ed economiche dell'epoca. Non è altro che il risultato logico e necessario dell'imperialismo, come fase superiore del capitalismo.
Marx e Engels parlavano di una epoca di rivoluzione sociale, questa corrisponde a un periodo di tempo nel quale le forze produttive materiali entrano in contraddizione con le relazioni di produzione esistenti, convertendo queste ultime in una pastoia dello sviluppo delle prime e portando inevitabilmente a rivoluzioni politico-sociali che trasformano in modo rivoluzionario le relazioni sociali di produzione, permettendo il transito a un nuovo modo di produzione.
Nel capitalismo quest'epoca si apre con lo sviluppo della sua ultima fase con il sorgere storico dell'imperialismo e delle sue conseguenze: la nascita e l'egemonia dei monopoli, la loro ripartizione del mondo e le potenze imperialiste, l'acutizzarsi delle contraddizioni tra capitale e lavoro e tra nazioni imperialiste e popoli oppressi. E' la fase imperialista del capitalismo, quella che inaugura l'epoca di rivoluzione sociale, ossia l'epoca storica del passaggio dal capitalismo al comunismo. Ed è solo in questo senso che assume tutta la sua ricchezza e importanza la Rivoluzione Socialista d'Ottobre, essendo la prima rivoluzione proletaria trionfante conseguente all'instaurazione della dittatura del proletariato in un solo paese e con esso, apre la breccia storica per il transito dal capitalismo al comunismo nel Mondo.
Questa è la prima grande lezione della Rivoluzione Socialista d'Ottobre, l'instaurazione della dittatura del proletariato come necessità vitale affinché la rivoluzione possa assicurare la sua vittoria. Solo con la dittatura del proletariato la rivoluzione proletaria può risolvere in modo soddisfacente i compiti principali che le appartengono:
- Vincere la resistenza dei possidenti terrieri e dei capitalisti rovesciati ed espropriati con la rivoluzione, schiacciando ogni loro tentativo di restaurare il Potere del capitale.
- Organizzare l'edificazione di una economia e di una società dove tutti i lavoratori si raggruppano intorno al proletariato, con l'obiettivo della soppressione delle classi sociali.
- Armare la rivoluzione, organizzare l'esercito della rivoluzione per lottare contro i nemici esterni, per lottare contro l'imperialismo.
Per tanto anche se si cerca di tergiversare, di spogliare il contenuto o semplicemente mascherare il significato, è impossibile negare che una delle maggiori lezioni, senza la quale è impossibile comprendere la Rivoluzione Socialista d'Ottobre, è il fatto dimostrato che la Dittatura Rivoluzionaria del Proletariato è l'unica forma statale che assicura il trionfo della rivoluzione socialista. L'unica forma effettiva per resistere agli impatti controrivoluzionari esterni e permettere la costruzione di una economia e di una società socialista. Questo può essere osservato chiaramente in tutti i tentativi falliti per trasformare in modo rivoluzionario la società, mantenendo l'apparato statale borghese lontano dalla "vie pacifiche al socialismo", fino al socialismo del XXI secolo. La borghesia imperialista ha capito l'importanza di questa lezione per la classe operaia internazionale e per i popoli del mondo, per cui il principale obiettivo delle sue critiche è stato sempre la Dittatura del Proletariato.
La seconda grande lezione che la Rivoluzione d'Ottobre ha rivelato, è stata il ruolo insostituibile dell'agente principale di direzione della Rivoluzione Socialista, il Partito Comunista. L'insurrezione d'Ottobre, organizzata in modo tanto dettagliato dal Partito Bolscevico nel suo congiunto e con la grande direzione del compagno Lenin, non è altro che un esempio dell'importanza dell'esistenza di un Partito Comunista, forgiato ideologicamente nel modo più solido, allo stesso modo che nell'esperienza pratica della lotta rivoluzionaria. Il Partito Comunista, inizialmente formato come una corrente politica in seno al Partito Operaio Socialdemocratico Russo e infine come una struttura indipendente, fu forgiato lentamente nella lotta ideologica contro i menscevichi, i social-rivoluzionari, i marxisti legali. Ossia contro l'opportunismo russo, contro tutte le tendenze all'interno del movimento operaio che cercavano di collocare la classe operaia alla coda della borghesia liberale.
Fu questa lotta acuta e tenace contro tutte le correnti ideologiche che frenano, posticipano o negano la costituzione del proletariato in una classe indipendente, in una "classe per sé", quella che ha permesso ai bolscevichi di convertirsi nel Partito della Classe Operaia. Questa stessa capacità di analizzare la situazione concreta in ogni momento e di poter orientare una tattica flessibile, aggrappandosi con fermezza alla strategia, combattendo a sua volta qualsiasi deviazione nel suo seno (il liquidazionismo, lo spontaneismo, i falsi cammini, il dogmatismo, ecc.), è ciò che permette di convertirsi a poco a poco nello Stato maggiore della classe operaia. Senza il quale, né l'insurrezione del 1905, le elezioni nella Duma per la frazione bolscevica o il movimento di sciopero del 1912, per non parlare della stessa insurrezione d'Ottobre, avrebbero potuto risolversi dalla parte della classe operaia.
Queste due lezioni, la necessità della dittatura del proletariato e la necessità del Partito Comunista, sono quelle che noi giovani comunisti dobbiamo apprendere. Sono le uniche lezioni che permettono di assumere la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre per ciò che è, una guida, una bussola per l'azione dei comunisti e non da un punto di vista meramente nostalgico. Questo è qualcosa che, come Federazione dei Giovani Comunisti, vogliamo far risaltare, cioè che la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre non solo è stata un avvenimento storico decisivo per la storia del proletariato e dell'Umanità, ma che soprattutto, è una guida per l'azione contemporanea della classe operaia e dei comunisti.
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