www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 24-06-04

fonte www.rebelion.org
traduzione dallo spagnolo di FR

Cuba in cifre


di Agustín Contreras, dal quotidiano messicano ‘Rebelión’, giugno 2004

In nome della libertà, della democrazia e dei diritti umani, gli Stati Uniti attaccano l'Iraq e utilizzano queste bandiere macchiate di menzogne e di torture che oggi scandalizzano il mondo, per continuare a preparare l'ambiente adatto a facilitare l’attacco a Cuba e al Venezuela.

Alcuni esperti dei mezzi di comunicazione tradizionali dicono che questa pressione è una pura messa in scena e che è in relazione alla campagna elettorale che si sta vivendo negli Stati Uniti e che Bush ha bisogno di creare certe situazioni politiche che gli permettano di farcela in un modo meno sporco rispetto alla precedente contesa elettorale. Altri affermano che è un piano dei falchi, l'ala destra più reazionaria di Washington e del Pentagono, elaborato con molto anticipo e che hanno considerato che adesso è il momento adatto per metterlo in pratica.

Mai come oggi si è vista una così sfacciata pressione degli Stati Uniti verso tutti i Governi dell’America Latina affinché prendano contro Cuba un’identica decisione rispetto ai diritti umani o affinché si applichi la Carta Democratica dell'OEA contro il Venezuela.

A Cuba, in oltre 45 anni di guerra e di blocco, non c'è stato un solo caso di tortura, di scomparsa o di assassinio politico e non è mai stato riportato un fatto di tale entità da nessuno degli organismi internazionali. Mai è stato ammazzato un giornalista o sono stati fatti “sparire” leader sindacali e popolari.

Molto diverso è il curriculum dei regimi neofascisti sostenuti da Washington, come in Cile, in Argentina e in Uruguay, per fare diventare il Cono Sud un modello, dove sono avvenuti migliaia di assassini e di scomparse.

Di sicuro, molte volte le cifre sono più dirette delle parole.

A Cuba l'analfabetismo è dello 0.2 % mentre quello dell'America Latina è dell’11.7 %. Il tasso di mortalità infantile è a Cuba del 6.2 per mille e in America Latina del 32 per mille. La speranza di vita alla nascita è di 76.5 anni a Cuba e di 70 anni in America Latina. Il tasso di educazione elementare a Cuba è del 100 % e in America Latina del 92 %. Quello della scuola media è a Cuba del 99.7 % e in America Latina del 52 %. Mentre il 100 % dei bambini a Cuba va a scuola come in un collegio (insegnamento, vitto e studio), solo il 76 % dei bambini latinoamericani ottiene questo.

In America Latina il 12 % della popolazione è analfabeta, ossia ci sono 42 milioni di analfabeti e 110 milioni di giovani che non sono riusciti a finire l'educazione di base. Nessuno di loro è cubano.

Oggi nel mondo ci sono 860 milioni di persone completamente analfabete. Nessuno di loro è cubano.

Ogni 100.000 abitanti, Cuba conta su 590 medici mentre l'America Latina ne ha 160. Cuba è il paese che ha il più elevato numero di medici per abitante nel mondo.

Cuba, secondo l'UNESCO, ha il tasso più basso di analfabetismo e il più alto grado di scolarizzazione dell'America Latina.

L'UNESCO, nel 1999, nella relazione sull'educazione in 13 paesi dell'America Latina pone Cuba al primo posto in tutte le materie. Su 11 milioni di abitanti, a Cuba più di 500 000 hanno il livello di laurea universitaria e attualmente vi sono quattro milioni di studenti.

Nel 2003 la CEPAL ha segnalato che in America Latina e nei Caraibi vi sono 102 milioni di esseri umani in completa indigenza, vale a dire il 20 % della popolazione. Nessuno di loro è cubano.

In Honduras circa il 67 % degli abitanti patiscono la più brutale miseria. In America Latina, 54 milioni di latinoamericani patiscono la malnutrizione. Nessuno di loro è cubano.

In Messico il 34 % dei bambini minori di cinque anni è colpito da una malnutrizione cronica. In Guatemala questo valore raggiunge il 50 %. Nel mondo ogni sette secondi un bambino di meno di dieci anni muore di fame. Nessuno di loro è cubano.

Secondo la FAO, 842 milioni di persone soffrono di malnutrizione cronica. Nessuna di loro è cubana.

Di quali diritti umani parlano gli Stati Uniti? Sarà per caso dei diritti denunciati da Cheri Honkala, direttrice dell'Unione Pro-Diritti di Benessere di Kesington, quando ha segnalato che negli Stati Uniti oltre 80 milioni di poveri non possono usufruire dei programmi di benessere sociale e 42 milioni di loro non hanno nessuna copertura sanitaria.

Il Venezuela è un altro degli obiettivi degli Stati Uniti forse per due aspetti essenziali, da una parte il petrolio e dall'altra il cattivo esempio di un Governo con grande sostegno popolare all’interno e all’esterno.

Il Governo di Hugo Chávez Frías, calunniato dai mezzi di diffusione del suo paese e da quelli internazionali, si era proposto di eliminare l'analfabetismo nel 2005.

Ma ha fatto prima e circa alla metà luglio di quest’anno daranno la buona notizia al mondo che il Venezuela sarà come Cuba, un territorio libero dall’analfabetismo. In giugno raggiungeranno, attraverso il ‘Progetto Robinson’, la cifra record di 1.500.000 venezuelani che hanno imparato a leggere e a scrivere.

Pensava anche di estendere l’insegnamento elementare a tutti nel 2005 e l’otterrà già nel 2004.

Mentre scrivo questo articolo, il ‘Progetto Dentro il Quartiere’ ha raggiunto oltre 36.000.000 di consulti gratuiti, 25.000.000 nei centri della salute di ogni quartiere e 11.000.000 nella stessa casa degli infermi con assistenza medica e medicine gratuite.

Con questi esempi a Cuba e in Venezuela, dove l'essere umano è l’elemento prioritario, chi vogliono punire per violazione dei diritti umani?

I Governi che recentemente hanno votato contro Cuba in relazione ai diritti umani, perché non si guardano in uno specchio retrovisore e osservano la triste realtà dei loro stessi paesi.

Nel frattempo i mezzi di comunicazione negano e distorcono la verità. Mostrano al mondo solamente le virtù del consumismo alienante.

Mentre scrivevo questi concetti, che sono lontani dall’essere un articolo, mi è venuto in mente un graffito che ho letto su un muro di Buenos Aires quando il neoliberismo ha spennato l'Argentina dopo un decennio di promesse e di menzogne:
 “Ci stanno pisciando addosso e ci dicono che sta piovendo
”.