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Gli esiti elettorali confermano la tendenza alla crescita delle forze attorno al KKE

Partito Comunista di Grecia (KKE) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Le elezioni per il parlamento europeo del 25 maggio 2014 si sono svolte in Grecia insieme al secondo turno delle elezioni regionali e comunali. Era la prima volta che queste due competizioni elettorali si tenevano contemporaneamente, ed era la prima volta che gli elettori potevano scegliere i loro candidati dalle liste dei partiti (prima i partiti sceglievano l'ordine di preferenza).

I risultati delle elezioni parlamentari dell'UE

Sono stati 43 i partiti e 1299 i candidati a prendere parte alle elezioni parlamentari dell'UE per aggiudicarsi i 21 seggi a disposizione della Grecia nel parlamento europeo (1 in meno delle elezioni 2009). E' andato al voto il 59,9% dell'elettorato, in un'atmosfera di polarizzazione tra i due nuovi poli borghesi. Da una parte, ND chiedeva il voto "affinché non ci siano instabilità e deviazioni dal corso di uscita dalla crisi". Dall'altra, SYRIZA, la nuova socialdemocrazia, cercava di trasformare le elezioni in un "referendum" per mostrare un aumento significativo e una maggiore dinamicità rispetto ai partiti del governo. Con lo slogan "votiamo il 25 perché se ne vadano il 26", SYRIZA si poneva come obiettivo la vittoria nelle elezioni europee per provocare la caduta del governo con la dichiarazione di elezioni parlamentari anticipate.

In queste difficili condizioni politiche, con i partiti borghesi che proponevano ai lavoratori falsi problemi, il KKE ha conseguito un piccolo ma evidente aumento (+1,6%) rispetto alle elezioni del 2012, ricevendo il 6,1% dei voti.

La nuova socialdemocrazia, SYRIZA, benché sia diventata il primo partito, non è riuscita a superare la percentuale raggiunta nel 2012.

I partiti governativi hanno subito perdite significative. Il conservatore ND è sceso di 7 punti percentuale e il socialdemocratico PASOK, che ha partecipato alle elezioni con la coalizione "Olivo", ha perso il 4%.

"Sinistra Democratica", per un certo periodo al governo insieme a ND e PASOK, è stata sconfitta, perdendo il 5% e non riuscendo a eleggere eurodeputati.

Inoltre, il partito di destra "Greci Indipendenti" ha registrato una discesa del -4%.

Allo stesso tempo, è continuato lo sforzo per la ricomposizione della scena politica attraverso il rafforzamento dei fascisti di Alba Dorata (+2,2%) e con l'apparizione di un partito "centrista", capeggiato da una famosa stella televisiva proveniente dal PASOK. Il suo partito, denominato "Fiume", ha ricevuto il 6,5% dei voti.

Gli altri 34 partiti che hanno partecipato alle elezioni senza riuscire a superare lo sbarramento elettorale del 3% per eleggere eurodeputati, hanno ottenuto approssimativamente il 17% del totale dei voti.

Cosicché, fra i partiti che parteciparono alle elezioni del 2012, solo il KKE e la fascista Alba Dorata hanno avuto un aumento in termini di percentuali e di voti.

Inoltre, il KKE ha rieletto due eurodeputati.

Questo risultato ha un'importanza speciale perché la linea politica del KKE è quella del conflitto con la via capitalistica di sviluppo e con l'UE imperialista, contro la borghesia e i partiti che servono i suoi interessi. Il KKE ha tracciato il quadro che corrisponde agli interessi popolari: disimpegno dall'UE e cancellazione unilaterale del debito, col potere operaio e popolare e la socializzazione dei mezzi di produzione concentrati. Questa proposta è stata attaccata dai partiti borghesi e opportunisti e dai meccanismi dello stato borghese con tutti i mezzi a loro disposizione. Tuttavia essa pone le basi affinché crescano le istanze popolari, affinché si comprenda il carattere classista del sistema di sfruttamento e dell'alleanza predatrice imperialista.

Di seguito, il quadro dei risultati dei maggiori partiti in relazione alle elezioni del 2012 (col 95,7% dei voti scrutinati)

  Elezioni 2014
  Εlezioni 2012
 
  %
voti
%
voti
ΚΚΕ
6.09 %
331,709
4.50%
277,204
SYRIZA
26.53 %
1,445,574
26.89%
1,655,086
ND
22.75 %
1,239,691
29.66%
1,825,637
ALBA DORATA
9.40 %
512,138
6.92%
425,990
OLIVO
8.03 %
437,662
12.28%
755,868
FIUME
6.60 %
359,432
-
-
GRECI INDEPENDENTI
3.44 %
187,317
7.51%
462,466
SINISTRA DEMOCRATICA
1.21 %
65,707
6.26%
385,077
 
 
I risultati del secondo turno delle elezioni locali

Il 25 maggio 2014 si è inoltre tenuto il secondo turno delle elezioni comunali.

In quattro comuni, le liste del "Raggruppamento Popolare" appoggiate dal KKE sono entrate al secondo turno conseguendo in tutti un netto predominio.

In concreto:

Nel comune di Patras, la terza città più grande del paese, la lista ha ottenuto il 62,4% dei voti (partendo dal 25,06% del primo turno)

Nel comune dell'isola di Ikaria, ha raggiunto il 50,8% (al primo turno, il 44,10%)

Nel comune di Petroupoli (Atene), ha raggiunto il 53% dei voti (mentre erano il 26,28% al primo turno)

Nel comune di Jaidari (Atene), il 68,5% (18,43% al primo turno).

Va ricordato che nel primo turno, il KKE aveva ottenuto un risultato significativo, ricevendo un 8,8% dei voti nelle 13 regioni del paese e conseguendo un aumento in 214 comuni, eleggendo decine di consiglieri regionali e centinaia di consiglieri comunali.

Commento di Dimitris Koutsoumpas, Segretario Generale del CC del KKE, ai risultati delle elezioni europee e del secondo turno delle elezioni locali

In primo luogo vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno risposto all'appello e unito le loro forze al KKE, votando le liste del KKE e del Raggruppamento Popolare nei quattro comuni in cui eravamo giunti al secondo turno.

Consideriamo il risultato di oggi un piccolo passo in avanti per la lista del KKE alle europee, che ha ricevuto fino ad ora più del 6%, centinaia di migliaia di voti e l'elezione, in base ai risultati, di due eurodeputati.

Questa è la continuazione del risultato positivo di domenica scorsa nelle 13 regioni del paese in cui il partito aveva ottenuto un 8,8% dei voti.

Questa tendenza, in misura maggiore o minore, si è espressa anche nelle liste di Alba Dorata in tutti i comuni dove avevano una forte presenza.

Al primo turno, in 214 comuni abbiamo ottenuto un aumento delle nostre percentuali, mentre in oltre 50 siamo riusciti a superare il 10%.

Nei quattro comuni in cui siamo giunti al secondo turno, i candidati del KKE hanno portato a termine una battaglia vittoriosa.

È un fatto positivo aver conquistato, in queste condizioni, la maggioranza in questi comuni data la linea politica radicalmente differente espressa dalla lista del KKE, a differenza delle altre i cui partiti appoggiano la politica dell'UE e del capitale anche nelle amministrazioni locali.

Il risultato totale non mostra alcun rovesciamento dei rapporti politici antipopolari, non crea nessuno "scenario politico nuovo" a beneficio del popolo.

Ovviamente, si è registrato lo scontento popolare verso ND e PASOK, che portano il peso dell'applicazione della politica governativa antipopolare e a senso unico dell'UE.

Benché una grande parte degli elettori di SYRIZA abbia puntato su questa opzione con l'aspettativa di un orientamento di sinistra, nonostante la prima posizione occupata da SYRIZA non si evince un rafforzamento della linea politica radicale, di sinistra, antimonopolista e antimperialista, poiché SYRIZA ha abbandonato perfino il suo impegno nell'opposizione ai monopoli, all'UE e alla NATO.

Il risultato elettorale, soprattutto quello delle europee, mostra che nel quadro di un riordinamento dello scenario politico borghese iniziato nel giugno 2012, si sta consolidando la tendenza alla sostituzione del PASOK con SYRIZA.

Allo stesso tempo sembra per esempio essere volatile la situazione delle altre formazioni socialdemocratiche dell'"Olivo", la principale formazione elettorale del PASOK che ha raggruppato alcune forze ma ha ottenuto una percentuale minore rispetto al giugno 2012, mentre è diminuita la percentuale di Sinistra Democratica a beneficio del "Fiume", che avanzava proposte più vaghe e molto meno socialdemocratiche.

Benché il raggruppamento di nuovi voti a beneficio del KKE sia una tendenza positiva, i risultati elettorali nel loro insieme non esprimono una tendenza significativa di emancipazione delle forze operaie e popolari dai partiti della via a senso unico dell'UE, degli interessi del capitale e dei monopoli.

L'espressione più estrema di questa discrepanza è l'alta percentuale di Alba Dorata.

La classe dominante e il sistema politico hanno ancora, sfortunatamente, riserve importanti per cambiare di aspetto ma non di contenuto, in base ai voti e ai programmi tanto di SYRIZA come dell'"Olivo" e del "Fiume". In sostanza, è in sviluppo il riordinamento del sistema politico, la creazione di nuovi ostacoli alla radicalizzazione, cosa che dovremo osservare concretamente nel prossimo periodo. Nulla si è risolto definitivamente, poiché il popolo non ha ancora utilizzato le sue forze.

Nel suo insieme, il risultato elettorale nei paesi dell'UE non può essere che negativo per i popoli. È necessario che in ogni paese dell'UE, in tutti i paesi delle UE, si sviluppi un movimento di rottura e disimpegno dall'UE e di lotta per il rovesciamento del potere dei monopoli. Questo movimento, con questi obiettivi, può affrontare e schiacciare il fascismo-nazismo in ogni paese e in Europa. Possiamo dire che in questo quadro reazionario è positivo che il KKE in Grecia abbia perfino una tendenza a una piccola crescita dopo la forte pressione sperimentata nel giugno 2012.

La necessità del recupero e del raggruppamento del movimento comunista e operaio in tutta Europa e particolarmente in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Italia è imperativa. Fuori dall'abbraccio mortale della socialdemocrazia, dall'abbellimento dell'UE e dalle politiche di assimilazione e partecipazione all'amministrazione borghese antipopolari.

Siate certi che i voti del KKE saranno utilizzati da domani in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere, nelle scuole, nelle università per ostacolare le nuove misure, per rivendicare misure di sollievo per i disoccupati, per raggruppare il movimento operaio e popolare, per l'Alleanza Popolare sociale.

Il popolo deve riunirsi nelle lotte radicali di massa intorno alla proposta di uscita del KKE, organizzarsi, affrontare le misure antipopolari e tracciare la propria strada, per amministrare e prendere il potere, per i suoi interessi di classe. Deve riunirsi intorno alla politica di rottura con l'UE.

Ciò che si richiede è una forte Alleanza Popolare, un'opposizione popolare forte e un ravvivato movimento operaio e popolare che affronti il sistema capitalista, l'UE, i monopoli, il loro potere, tracciando una strada vittoriosa in favore del popolo.

Il KKE continuerà a mostrare la strada verso la vera uscita favorevole al popolo, preparandosi affinché il giorno dopo affronti e lotti per il sollievo dei lavoratori, dei disoccupati, delle famiglie popolari, dei pensionati, dei giovani, di tutti coloro che soffrono.

Chiamiamo il popolo a continuare a resistere ai falsi problemi di "stabilizzazione e ripresa" o "destabilizzazione", alle false aspettative fomentate dal governo di ND e PASOK, dato che la stabilizzazione e la ripresa riguarderanno il grande capitale e non il popolo.

Dall'altra parte, SYRIZA non vuole né è capace a salvare il popolo, o aprire una strada verso un ribaltamento.

Il popolo deve fidarsi del KKE, che ha messo in guardia e lottato non solo con slogan e parole, che non è vincolato a decisioni antipopolari, a firme disonorevoli e consensi pericolosi, come gli altri partiti che chiedono il voto del popolo e vogliono continuare la loro azione antipopolare o che seminano illusioni e false aspettative.

Da domani, dobbiamo lottare tutti insieme affinché si creino le condizioni per un rinvigorimento del movimento, del popolo, della concentrazione di forze in favore del popolo.

Ripetiamo che siamo coscienti delle nostre responsabilità, che contribuiremo più decisivamente al raggruppamento, alla combattività e al carattere di massa del movimento operaio e popolare, all'organizzazione della lotta quotidiana del popolo, alla creazione di una grande alleanza popolare, con un KKE forte, per ostacolare le misure ancora peggiori che verranno applicate dalle amministrazioni locali antipopolari nei comuni e nelle regioni, per ostacolare le misure antipopolari del governo, per reclamare il soddisfacimento degli odierni bisogni popolari, cosicché si possa tracciare una strada che veda il popolo protagonista degli avvenimenti, per rompere le catene dell'UE, dei monopoli, dei loro governi, qualunque sia il loro nome.


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