www.resistenze.org - popoli resistenti - india - 19-04-16 - n. 585

Marxistindia: nessuna base per le forze armate degli Stati Uniti

Partito Comunista dell'India [Marxista] | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/04/2016

Il governo Modi ha compiuto il passo pericoloso di approfondire la collaborazione militare con gli Stati Uniti, acconsentendo all'utilizzo da parte delle forze armate degli Stati Uniti di basi navali e forze aeree indiane.

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti e il ministro della Difesa indiano hanno annunciato la definizione di un accordo quadro di scambio sulla logistica militare, denominato Logistics Exchange Memorandum of Agreement (LEMOA). Questo protocollo nasconde sotto un nome diverso gli stessi contenuti dell'accordo di supporto logistico (LSA) che gli Stati Uniti hanno concordato con gli alleati militari: Filippine, Corea del Sud e Giappone. A differenza di quanto dice il ministro della Difesa, il rifornimento, la manutenzione e la riparazione di navi e aerei americani richiederanno lo stazionamento del personale delle forze armate statunitensi sul suolo indiano in pianta stabile.

Insieme a questo accordo, il ministro della Difesa ha preannunciato che altri due accordi sono in via di definizione: Communication and Information Security Memorandum of Agreement (CISMOA) e Basic Exchange and Cooperation Agreement (BECA). Questi consentiranno l'integrazione dei livelli di comando e controllo delle forze armate indiane con le forze armate degli Stati Uniti. In tal modo il governo di BJP supera una linea che nessun altro governo aveva attraversato dall'indipendenza: la trasformazione dell'India in un alleato militare effettivo degli Stati Uniti.

Con questo, il governo Modi ha compromesso la sovranità nazionale e l'autonomia strategica del paese. Tutti i partiti politici e patriottici, tutti i cittadini dovrebbero opporsi a questa resa agli Stati Uniti. Al governo Modi va detto che questi passi anti-nazionali non troveranno il sostegno del popolo. Il governo deve ritirare immediatamente la firma dall'Accordo sulla Logistica.


Il PC dell'India si oppone all'accordo di scambio logistico militare con gli Stati Uniti

Partito Comunista dell'India | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/04/2016

La Segreteria del Partito Comunista dell'India (PCI) ha emesso il seguente comunicato stampa:

"La Segreteria del Partito Comunista dell'India condanna l'annuncio del governo per l'accordo quadro di scambio sulla logistica militare siglato dagli Stati Uniti, Logistics Exchange Memorandum of Agreement, che permetterà alle Forze Armate degli Stati Uniti di stazionare sul suolo indiano con la scusa della riparazione e manutenzione delle strutture navali e aeree americane. Mentre le popolazioni di Giappone, Filippine, Cuba e altri paesi stanno lottando per rimuovere le basi statunitensi dal loro suolo, il governo indiano va in controcorrente, anche se in nome delle esigenze di "manutenzione", cosa molto pericolosa. L'India non deve diventare un "partner strategico" degli Stati Uniti nel suo piano militare internazionale di ritagliarsi il ruolo di "poliziotto del mondo". Senza dubbio si tratta di una resa del governo Modi alle pressioni degli Stati Uniti.

Gli altri due accordi previsti nell'ambito dell'intelligence, dello scambio e cooperazione, Information security memorandum and Basic Exchange and Co-operation Agreements, sono altrettanto pericolosi. Le strutture di comando e controllo delle Forze Armate indiane saranno aperte alle forze armate degli Stati Uniti. Il PCI chiede che l'India non sigli gli accordi proposti.

Vi è la necessità di discutere di tali accordi strategici e di portarli a conoscenza del popolo. Devono essere discussi in entrambe le camere del Parlamento. Non dovremmo acconsentire ad alcun compromesso sulla questione della sovranità nazionale. Il PCI fa appello a tutte le persone patriottiche e democratiche a opporsi a queste decisioni del governo indiano".

(Roy Kutty)

Segreteria


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