da Parti du travail de
Belgique -
http://www.ptb.be/scripts/article.phtml?section=A1AAABCCBC&obid=22150
traduzione dal francese a cura di F.R.
Perché gli USA
volevano tanto Saddam Hussein?
George
Bush pretende che l'arresto di Saddam Hussein liberi l'Iraq del suo tiranno.
Altri affermano che Saddam Hussein è stato solamente un pedina degli americani
fino alla prima guerra del Golfo nel 1991. Reazione di Mohammed Hassan.
Davide Pestieau 17-12-2003
Mohammed Hassan. Se volete
comprendere la storia di Saddam Hussein e dell'odio degli Stati Uniti al suo
riguardo, bisogna paragonarlo a Nasser, il presidente egiziano negli anni 50 e
60.
Quando Nasser ha nazionalizzato il canale di Suez nel 1956, (il canale di
importanza strategicca che collega il mediterraneo all'oceano indiano), è stato
paragonato, come Saddam Hussein più tardi, a Hitler. Nasser era accusato di
reprimere gli islamici dei Fratelli musulmani. Di affamare i contadini egiziani
per la costruzione dello sbarramento idroelettrico di Assouan. Di minacciare di
gettare Israele al mare. L'Egitto ha dovuto affrontare due guerre: nel 1956
contro Israele, la Francia e la Gran Bretagna. Poi nel 1967 contro Israele,
sostenuto dagli Stati Uniti.
Per l'imperialismo, il principale crimine di Nasser era la sua volontà di unire
il mondo arabo in un insieme economico e politico capace di essere realmente
indipendente degli Stati Uniti e dell'Europa.
Ma si può paragonare veramente con Saddam
Hussein?
Mohammed Hassan. Saddam Hussein è
stato influenzato molto da Nasser. Quando la rivoluzione in Iraq esplode nel
1958, caccia il re ed i 10% di proprietari fondiari che controllano il paese
sotto un regime feudale pro - britannico. Del resto, Ahmed Chalabi, attuale
dirigente iracheno pro - USA, vicino a Rumsfeld e Bush, è proprio il figlio
della famiglia irachena più ricca dell'epoca, che ora vuole ricuperare i suoi
beni.
Il 1972 è la svolta reale per l'Iraq, con la nazionalizzazione del petrolio: le
compagnie petrolifere britanniche sono espropriate. Il paese conosce allora un
sviluppo industriale senza precedente. Ma anche sociale. Lo stato è stato
diretto da un’alta borghesia nazionalista, ma che ha costruito delle scuole e
delle università. L’Unicef ha riconosciuto che l'Iraq ha praticamente sradicato
l'analfabetismo e spinto la scolarizzazione ad uno dei tassi più elevati del
Medio Oriente (l’87% dei giovani di 12 a 17 anni andavano a scuola prima del
199)1. L'Iraq ha investito nell'agricoltura, nell'elettrificazione e nella
sanità. L'Iraq sostiene anche la Siria, nel 1967 e nel 1973, contro le guerre
israeliane.
Ma gli americani non hanno ragione a indicare
la mancanza di democrazia?
Mohammed Hassan. Allora, primo di
tutto, avrebbero dovuto cominciare coi governi feudali del Golfo, di Arabia
Saudita, del Kuwait, del Bahrein o dell'Oman. Se si parla di dittatura, di
assenza di costituzione, di assenze di diritti per le minoranze e per le donne,
è là che bisognava cercare.
In quanto all'Iraq, c'erano certamente dei problemi di democrazia, era molto
lontano da essere un modello politico ideale. Ma questo appartiene agli
iracheni, ed ad essi solo, di giudicare i loro dirigenti e la loro storia,
senza nessuna interferenza straniera. Il colonialismo USA non può risolvere
certamente questo problema.
Supponete che l'Iraq sia fantasticamente ricco e superpotente a livello
militare. Trovereste normale che vada a rovesciare il governo USA e arresti
Bush e Rumsfeld, sotto il pretesto che ci sono più di due milioni di persone
nelle prigioni americane, un quarto del numero totale al mondo? Che le
minoranze nere e latinos sono discriminate? Che ci sono più di 40 milioni di
persone sotto la soglia di povertà?
E che risponde a quelli che affermano che
Saddam Hussein è stato un pedina degli americani, particolarmente all'epoca
della guerra contro l'Iran tra 1980 e 1988?
Mohammed Hassan. Che bisogna
guardare i fatti. Sapevate che l'Iraq non ha avuto nessuna relazione
diplomatica con gli USA tra 1958 e 1984? Che lo Scià, dittatore iraniano pro -
USA prima de1979, ha sostenuto e finanziato attivamente su ordine di Washington
il gruppo curdo di Barzani in Iraq, per indebolire l'Iraq di Saddam Hussein?
La presa di potere degli islamici e di Khomeiny in Iran nel 1979 ha cambiato la
situazione. Anti-americano, il regime iraniano sviluppava un'ideologia
religiosa di espansione senza frontiere. Aveva delle ambizioni regionali verso
l'Iraq. Con la guerra, sperava di spingere gli sciiti iracheni contro il
partito Baath. L'Iraq voleva difendere lo stato nazionalista arabo. La guerra è
esplosa tra i due paesi, ciò fu un grave errore.
Gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per indebolire i due campi. Hanno
finanziato i due campi: l'Iraq ma anche l'Iran attraverso il famoso Irangate ed
Oliver North. Il risultato economico principale è che i regimi arabi pro-USA
hanno potuto approfittare della situazione per abbassare i prezzi. E trascinare
così l'Iraq, l'Iran, ma anche l'Unione Sovietica in un grave crisi finanziaria.
Esangue per questa guerra, ma rinforzato militarmente, Saddam Hussein ha
lanciato nel 1989, alla Lega araba, la necessità di un'unione economica araba.
Da questo momento, è stato l'uomo da abbattere per gli americani.