fonte www.ptb.be
traduzione dal francese a cura del Ccdp
Lettonia: Caccia alle streghe contro un osservatore al
Parlamento europeo
[Quattro mesi fa], il primo ministro lettone Repche ha fatto depositare una
corona di fiori al monumento dei divisioni SS nella cittadina di Lesten. I
sostenitori dei nazisti in Lettonia non erigono solamente dei monumenti,
attualmente conducono una campagna per allontanare Martians Bekasovs,
osservatore al Parlamento europeo per il Partito socialista Lettone.
Jef Bossuyt
03-12-2003
Il 27 settembre 2003, un monumento è stato inaugurato ufficialmente in onore
della 12a divisione corazzata SS, così come la 15a e la 19a divisione di
fanteria. Durante la seconda guerra mondiale, circa 150.000 Lettoni hanno
militato in queste tre divisioni. Essi avevano prestato giuramento di fedeltà
al "grande Fuhrer della nazione tedesca, Adolfo Hitler" e giurato
sulle bandiere, sciabole e emblemi SS. Il monumento è stato eretto a
commemorazione dei 2.000 caduti. Nel 1944, Lesten era sul fronte che opponeva
le truppe di occupazione nazista e l'Armata Rossa che ha liberato la Lettonia.
Non si è mai visto, come ha fatto il governo lettone, un sostegno accordato
dallo stato a un monumento ai nazisti. 4.000 dollari di denaro pubblico usati
per la sua costruzione, radio e televisione hanno trasmesso la cerimonia. Il
punto di vista ufficiale è che "Le SS si sono battuti per la libertà del
paese contro il regime di Stalin." Erano presenti alla cerimonia: il
ministro della Cultura, il ministro delle Scienze e dell'educazione, l'ex
presidente Guntis Ulmanis, il comandante della guarnigione militare ed il
direttore del televisione Uldis Grava.
La Lettonia è stata una repubblica sovietica fino nel 1991. Da quando è stato
accolto come candidato membro della NATO il paese si è rivelato come uno dei
più ferventi difensori di questo blocco militare. Nell'ottobre 1999, la
Lettonia ha mandato 135 soldati in Bosnia ed ora 36 in Iraq.
Parecchi, parlamentari lettoni hanno assistito all'inaugurazione del monumento
alle SS tra loro anche Yuris Dobelis, l'istigatore di una campagna di
persecuzione politica in seno al Parlamento europeo.
Ciò che Bekasovs non poteva scrivere
La Lettonia vuole aderire all'unione europea nel maggio 2004. Le diverse forze
parlamentari hanno diritto ad un osservatore al Parlamento europeo. Il Partito
socialista della Lettonia (il partito comunista è vietato per la legge) ha
incaricato così Martians i Bekasovs. Egli utilizza il suo mandato per esigere
la soppressione delle evidenti discriminazioni che esistono nel suo paese. In
una lettera aperta a tutti gli eurodeputati, scriveva:
"Le persone che sono arrivate in Lettonia dopo il mese di giugno del 1940
e che poi non hanno ricevuto la nazionalità non possono votare alle elezioni
nazionali e comunali. Nel 1992 erano 600.000 persone, circa il 22% della
popolazione. Oggi, a più di dieci anni appena 70.000 persone hanno ricevuto la
nazionalità lettone. Per ottenerla, hanno dovuto sostenere un difficile esame
in lingua e storia lettone e giurare fedeltà alla costituzione. [..] Circa
500.000 persone hanno un passaporto con la menzione di non-cittadino. Una
situazione che esiste solamente in Lettonia ed in Estonia. Nessuna disposizione
del diritto internazionale ammette un tale trattamento.
Circa il 40% della popolazione ha come lingua madre il russo. Nel capitale Riga
ed in Latgalie, sono il 60%. Tuttavia, il russo non è riconosciuto come seconda
lingua. A partire dal 2007, tutti gli esami scolastici si dovranno sostenere in
lettone, ciò che significa la condanna a morte per le scuole delle minoranze
nazionali".
Tutto ciò è menzionato nei rapporti dell'Onu. Ma sotto l'impulso di Yuris
Dobelis, uomo di estrema-destra, il parlamento lettone ha deciso il 30 ottobre
di ritirare il permesso di osservatore di Bekasovs. È accusato di alto
tradimento e diffusione di notizie calunniose. Il Parlamento europeo è
costernato. Il presidente Pat Cox tenta di appianare diplomaticamente la
disputa senza trovare dialogo con la maggioranza del parlamento lettone.