www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 12-10-09 - n. 290

da www.silviacattori.net/article974.html
Traduzione dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Crimini di guerra israeliani a Gaza
 
Madri inorridite di fronte alla nascita di bambini deformi a causa dell'uso di armi proibite da parte di Israele
 
di Silvia Cattori
 
30/09/2009
 
L'annuncio da parte del Ministero della Sanità, sotto l'autorità del governo eletto di Hamas, ha seminato il terrore in questi giorni a Gaza. Infatti, dieci mesi dopo la guerra lanciata dal governo israeliano contro la popolazione - guerra cinicamente chiamata "Piombo fuso” dagli strateghi militari di Tel Aviv – le donne palestinesi che vivono nelle aree colpite dai bombardamenti stanno dando alla luce bambini malformi.
 
All’ospedale Shifa ci è stato riferito di una mezza dozzina di neonati affetti da malformazioni gravi: organi incompleti, malformazioni del cervello, volti sfigurati.
 
I medici e gli scienziati che cercano di determinarne le cause ritengono che ci sia un collegamento diretto con l’uso di armi al fosforo, DIME, o di armi all’uranio impoverito, utilizzate dall'esercito israeliano nelle aree densamente popolate dove si sono verificati i casi di malformazione, come al-Zayton, Al-Zahra, Ezzbet Abed Rabbo, e Wadi Gaza.
 
Lo Stato maggiore israeliano ha deliberatamente scelto di contaminare queste zone densamente popolate per testare dal vivo gli effetti di queste armi sulle persone che ne sono esposte?
 
Una dozzina di metalli altamente tossici sono stati individuati e sono attualmente ancora in fase di studio, i ricercatori francesi e italiani ne hanno prelevato campioni per verificare se queste armi sono all’origine delle nuove malattie e delle malformazioni dei neonati.
 
Questi bambini nati deformi vanno ad aggiungersi a tutti quelli che già da tempo muoiono poco dopo la nascita oppure sopravvivono a prezzo di gravi conseguenze, perché le loro madri durante la gravidanza erano sottoalimentate a causa dell’assedio imposto a Gaza [1].
 
Dove sono i giornalisti investigativi? Il loro silenzio, quando si tratta di informare il mondo – in modo dettagliato – degli atti di barbarie dell'esercito israeliano e delle enormi sofferenze che provoca, non è sconcertante?
 
Quel che è certo è che la disinformazione viaggia a pieno regime ed il rullo dei tamburi di guerra si sta indirizzando contro il principale bersaglio attuale dei dirigenti israeliani: l'Iran.
 
Come affermava il dott. Oren Ben-Dor, all’indomani della guerra israeliana contro Gaza, "Israele ha bisogno di un ciclo continuo di violenza. Fintanto che questo ciclo è alimentato dall’oppressione quotidiana, gli israeliani, collettivamente, sono distolti dal vedere la loro mentalità di apartheid.” [2]
 
Così Israele, colpevole di tanti crimini e di non aver mai applicata nessuna delle risoluzioni delle Nazioni Unite, accusa i vicini che vuole distruggere, uno dopo l'altro.
 
Ieri il Libano, poi l'Iraq, poi ancora il Libano, poi Gaza, domani l'Iran? Tutto questo con la complicità dei governi occidentali, ricalcitranti a sostenere la relazione Goldstone [3], che accusa Israele di crimini di guerra a Gaza, una relazione che dovrebbe condurre finalmente questo Stato di fronte alla giustizia e dinanzi alla Corte penale internazionale. 
 
Note 
[1] Vedi : « Gaza meurt dans l’indifférence, au su et au vu du monde », di Silvia Cattori, silviacattori.net, 3 giugno 2008.
[2] Vedi : « Israël : le suicide par l’autodéfense », di Oren Ben Dor, 1 gennaio 2009.
Vedi anche: « Les racines profondes de la terreur exercée par l’État juif », di Silvia Cattori, Réseau Voltaire, 19 gennaio 2009.
[3] Vedi: « Pourquoi le rapport Goldstone est important », di Richard Falk, info-palestine.net, 26 settembre 2009.
Vedi anche il sommario del Rapporto Goldstone (in italiano) su: http://zeitun.ning.com/profiles/blogs/il-rapporto-goldstone-delle