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La Duma di stato approva una risoluzione in merito all’allargamento dell’Unione Europea

www.strana.ru - 24 gennaio 2003


Il sito “ufficiale” russo “strana.ru” ha diffuso la seguente notizia

La Duma di Stato ha approvato oggi una risoluzione in merito all’allargamento dell’Unione Europea. Per la risoluzione hanno votato 350 deputati, un deputato si è dichiarato contrario e un altro si è astenuto.
Nella risoluzione si afferma che la Duma di Stato considera l’allargamento dell’UE “una tappa fondamentale dell’integrazione europea”. Allo stesso tempo i deputati della Duma ritengono che “l’allargamento dell’UE non deve intaccare i legami, essenziali per la Russia, con gli stati dell’Europa centrale e orientale e con quelli della regione baltica”. “Inoltre, il loro previsto ingresso nell’Unione Europea sarà accompagnato dall’introduzione di un regime di visti per i cittadini della Federazione Russa, che potrebbe avere riflessi spiacevoli sulla libertà di circolazione e di scambi in Europa. Risponderebbe invece agli interessi di tutti gli stati del continente europeo il passaggio a un regime di transito senza visti dei cittadini, sulla base delle proposte del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin”, - si sottolinea nel documento. “Seria preoccupazione provoca anche la situazione di un milione e mezzo di abitanti di lingua russa, dei quali 520.000 in Lettonia e 170.000 in Estonia ancora non possiedono la cittadinanza”. “Valutazioni critiche in merito a questo fatto sono state espresse dalla maggioranza delle organizzazioni internazionali, in particolare dal Consiglio d’Europa e dall’OSCE, che hanno monitorato l’osservanza dei diritti dell’uomo in questi stati del Baltico. Invitando nei suoi ranghi la Lettonia e l’Estonia, l’Unione Europea assume in prima persona una seria responsabilità morale e politica per la situazione umanitaria che è venuta a crearsi”, - si afferma nella risoluzione. I deputati della Duma di Stato “notano con soddisfazione che la decisione di compromesso, assunta nel novembre 2002 al vertice Russia-UE a Bruxelles, ha permesso di mantenere il regime di facilitazione dei viaggi dei cittadini della Federazione Russa nella regione di Kaliningrad, in transito attraverso la Lituania. Ma, con questo non viene meno il problema del rifornimento della regione di Kaliningrad, al momento dell’allargamento dell’UE. Attendono risoluzione i problemi relativi al transito delle merci, dell’approvvigionamento di energia elettrica, di un dinamico sviluppo economico-sociale della regione”, ritengono i deputati. Il prossimo allargamento dell’UE, si afferma nella risoluzione, “può offrire ulteriori possibilità al perfezionamento della cooperazione tra la Russia e l’UE. La formazione di un unico spazio economico dei “venticinque”, incluso l’utilizzo di un’unica moneta europea, dovrebbe oggettivamente semplificare l’attività degli operatori economici russi sulla base delle norme di diritto e gli standard funzionanti nei mercati dei paesi-membri dell’UE”. Però, si sottolinea nel documento, “già oggi appare evidente che l’allargamento dell’UE può avere conseguenze negative per l’economia del nostro paese e diventare causa dell’insorgenza di nuovi problemi nel processo di formazione di un nuovo spazio economico europeo. L’adozione delle tariffe doganali dell’UE nei nuovi stati-membri dell’UE porterà all’incremento dei dazi su alcune merci significative per l’esportazione russa. Con l’ingresso di questi paesi nell’UE, ad essi si estenderanno alcune misure di difesa del mercato interno dell’Unione Europea da merci russe concorrenziali”. I deputati della Duma di Stato ritengono che l’allargamento dell’UE “esige anche nuovi approcci da parte della Federazione Russa alla collaborazione sul piano pratico con l’Unione Europea. E’ indispensabile un più stretto ed efficace coordinamento degli sforzi di tutti gli organi del potere statale della Russia, che partecipano all’elaborazione ed alla realizzazione della strategia e della tattica dei rapporti tra Federazione Russa e UE”. La Duma di Stato ritiene che “è giunto il momento di completare il dialogo tra la Russia e l’UE con trattative a cui partecipino gli stati che entrano nell’Unione Europea allo scopo di preparare un documento congiunto, in cui siano contemplate misure che neutralizzino le conseguenze negative per la Russia dell’allargamento dell’UE, che garantiscano l’adesione degli stati che entrano nell’UE all’Accordo di partnership e collaborazione Russia-UE”. La Duma di Stato fa appello al Parlamento Europeo “perché sostenga questa iniziativa e collabori al rafforzamento della reciproca comprensione e fiducia tra la Russia e l’Unione Europea, alla costruzione di un’Europa, libera da nuove linee di divisione e barriere artificiali”.
Ricordiamo che il 13 dicembre dello scorso anno alla seduta del Consiglio dei capi di stato e di governo dell’Unione Europea è stata presa la decisione di accogliere nell’UE 10 nuovi membri – Ungheria, Cipro, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Cechia e Estonia – e di preparare le condizioni per l’ingresso di Bulgaria, Romania e Turchia. In tal modo, già nel maggio del 2004 il numero dei membri dell’UE potrebbe accrescersi da 15 a 25, e in seguito fino a 28.

Traduzione dal russo
di Mauro Gemma