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Dollari e fascisti a sostegno di
Juschenko
di Jef Bossuyt
8 dicembre 2004
In Ucraina, la lotta per il potere prosegue.
Quali sono le forze politiche che inquadrano i manifestanti di Viktor
Juschenko, il candidato sostenuto dall’Occidente?
Nell’Est dell’Ucraina, centinaia di migliaia di persone manifestano per la
presidenza di Janukovic. Nell’Ovest e nella capitale, al contrario, sono
centinaia di migliaia a reclamare nuove elezioni. Masse di giovani sono a
ragione scontente della crisi economica seguita alle privatizzazioni del 1991.
Chiedono cambiamenti ed č facile mobilitarle. I ministri e il parlamento di
Kiev sono accerchiati e paralizzati dai manifestanti che sventolano le bandiere
arancioni di Juschenko ed anche quelle rosse e nere dell’UNA-UNSO, i neonazisti
ucraini. Le manifestazioni a favore di Juschenko sono finanziate, tra gli
altri, dal multimiliardario Soros, che non č alla sua prima prova. Soros ha giŕ
fatto ricorso a tale genere di scenari per i colpi di stato in Serbia e in
Georgia.
I nazisti dell’UNA-UNSO
L’OUN (Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini) ha iniziato nel 1929
i suoi attacchi armati contro il potere sovietico in Ucraina. Durante la
seconda guerra mondiale, il suo capo, Stepan Bandera, ha combattuto a fianco
degli occupanti tedeschi. Nel 1941. il suo principale generale, Shuskievitch,
indossando l’uniforme tedesca del “Nachtigall Bataljon”, ha assassinato 7.000
ebrei. Dopo la guerra, i quadri dell’OUN sono stati integrati nei servizi
segreti americani e la diaspora ucraina negli Stati Uniti ha costituito una
lobby di estrema destra antisovietica di massa.
Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, i successori dell’OUN, restati in
Ucraina, hanno fondato l’UNA-UNSO (Assemblea nazionale ucraina – Autodifesa
popolare dell’Ucraina). Nel 1999-2000, questi neonazisti hanno incendiato a
Lviv (Leopoli) case di comunisti, russi ed ebrei. E’ in questa regione che l’ex
dirigente dell’UNA-UNSO, Andry Shkil, č stato eletto al parlamento con il
sostegno di “Nostra Ucraina”, il partito politico di Juschenko. Il governo
ucraino ha discusso per due anni della riabilitazione dei collaborazionisti.
Nella regione di Lviv, gli ex SS hanno alla fine ottenuto le stesse pensioni
degli ex combattenti contro il nazismo.
Il sito internet dell’UNA-UNSO conduce una grande battaglia propagandistica a
favore di Juschenko. Allo stesso tempo, vi si trovano riferimenti agli articoli
che riprendono i punti di vista di George Bush e Zbignew Brzezinski, lo
stratega americanoo che, fin dal 1997, esige che l’Ucraina si prepari ad
entrare nella NATO. Nel The Wall
Street Journal del 1 dicembre, Brzezinski ha richiesto che Juschenko sia
proclamato vincitore delle elezioni, se no che si ritorni al voto. L’Alta Corte
di Giustizia ucraina ha immediatamente eseguito l’ingiunzione: ci saranno nuove
elezioni il 26 dicembre.
Traduzione dal francese a cura del C.C.D.P.